Juventus, Calvo nuovo CFO. Il futuro però non sorride

La Juventus lavora per difendersi e ricostruire in vista del futuro, passo dopo passo. Il club bianconero attende lunedì per conoscere nel dettaglio le motivazioni che hanno portato la Corte Federale d’Appello a comminare la discussa penalizzazione di 15 punti nella stagione in corso. Successivamente, il club attenderà gli sviluppi del fascicolo aperto dalla Procura FIGC lo scorso 29 novembre, relativo alla cosiddetta “manovra stipendi”. La manovra avrebbe permesso al club di posticipare alcune mensilità di giocatori ed allenatori nelle stagioni 19/20 e 20/21. Un altro filone dell’inchiesta “Prisma” della Procura di Torino.

PROMOZIONE INTERNA

Assieme alla penalizzazione, la Juventus ha dovuto fare i conti con l’inibizione di Federico Cherubini. Il capo dell’area sportiva bianconera sarà inibito da incarichi relativi ad operazioni federali per 16 mesi. Per questo motivo, e per l’inesperienza nel calcio del nuovo AD Scanavino, è stato necessario per la Juventus coprire il buco lasciato da Cherubini e dall’addio di Maurizio Arrivabene (anche lui comunque inibito). Così, ieri, a poche ore dal match con l’Atalanta, la Juventus ha comunicato la promozione di Francesco Calvo a Chief Football Officer. L’ex dirigente di Roma e Barcellona era tornato a Torino in estate dopo 7 anni d’assenza.

IL PROFILO DI FRANCESCO CALVO

Francesco Calvo, 44 anni, era già stato alla Juventus prima come Direttore Commerciale e poi come Chief Revenue Officer, ruolo poi svolto sia a Barcellona che a Roma. Dirigente, qualificato ed esperto dell’area marketing e commerciale, aveva lasciato la Juventus nel 2015 per problemi personali con il Presidente Andrea Agnelli, di cui era amico di vecchia data. Prima di entrare nel 2011 nell’organigramma della Juventus, per 7 anni, dopo la laurea in Business Adminstration alla Bocconi, aveva lavorato presso la Philip Morris dove aveva conosciuto Maurizio Arrivabene, che quest’anno lo ha voluto fortemente con sé in bianconero nel ruolo di Chief of Staff. Ora la promozione a capo dell’intera area sportiva: a lui risponderà il Responsabile tecnico della Juventus Women, Stefano Braghin; quello della squadra maschile che dovrebbe essere Giovanni Manna, che attualmente ricopre il ruolo analogo alla Juventus Next Gen.

I PROSSIMI PASSI IN TRIBUNALE

Lunedì si attendono dunque novità in merito alle motivazioni della sentenza di venerdì relativa al nodo plusvalenze. Dal momento in cui verranno pubblicate le motivazioni, la difesa del club avrà 30 giorni per presentare ricorso al Collegio di Garanzia del CONI, ultimo grado di giudizio della giustizia sportiva.

LA MANOVRA STIPENDI

Il club, intanto, si prepara al deferimento anche per quanto riguarda la “manovra stipendi”. La Procura FIGC ha aperto il lo scorso 29 novembre.  Da regolamento dovrebbe giungere entro 60 giorni ad un deferimento o ad una archiviazione. Con ogni probabilità si arriverà invece alla proroga e il deferimento, quasi scontato, dovrebbe invece arrivare tra febbraio e marzo. Se la società verrà ritenuta responsabile di aver utilizzato la manovra stipendi per coprire debiti, non iscritti a bilancio, potrebbe incorrere in nuove penalizzazioni. Inoltre, se la Procura FIGC ritenesse che il club torinese abbia usufruito di questa manovra illecitamente per raggiungere i parametri utili ad iscriversi al campionato potrebbe persino chiedere anche la retrocessione d’ufficio. Una possibilità remota che va comunque tenuta in considerazione.

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