Dalla Serie D all’alta finanza: il noto calciatore cambia vita

La sua non è proprio “una vita da mediano”. Vorrebbe fare la punta, ma a quasi 22 anni ha deciso di entrare nel mondo degli affari con il papà

Si potrebbe dire “di padre in figlio”, solo che il primo è un noto politico, ex presidente del Consiglio, ed autore anche di libri di successo. L’erede al trono ha provato la scalata nel mondo del calcio, ma di reti spaccate al momento se ne contano poche.

Francesco Renzi Dalla Serie D all'alta finanza
Un gruppo di banconote, icona della Finanza (ansa foto) – sportitalia.it

Da due anni indossa la maglia del Prato, Gruppo D della serie D, con la parentesi dei primi sei mesi del 2022 in prestito al Poggibonsi (due sigilli in 10 recite, ndr). Stagione attuale non brillantissima, al momento si contano quattro gol in 23 presenze, di queste però solo tre dal primo minuto. La maglia scelta è la numero 11.

Stiamo parlando di Francesco Renzi, figlio di Matteo, tra le tante cose ex sindaco di Firenze, attuale leader di Italia Viva, partito che a breve si fonderà definitivamente con Azione, creatura politica di Carlo Calenda nota ai più come ‘Terzo Polo’.

Francesco Renzi: dal campo agli affari col papà Matteo

Come scrive open.online, Matteo Renzi, anche direttore politico del quotidiano Il Riformista, ha coinvolto il figlio Francesco nella gestione della società Ma. Re. Holding, facendolo entrare con una quota del 10%. Una svolta importante per l’aspirante Batistuta dell’Arno.

La notizia si è diffusa solo di recente, il 13 marzo 2023 infatti Renzi senior ha chiesto al suo notaio di Firenze, Niccolò Tacchini, di cambiare la denominazione della sua società Ma.Re. Consulting, elidendo questo ultime termine e sostituendolo con Holding. La neonata società ha sede legale a Roma, nei pressi di Piazza Monte Citorio. Non è cambiato solo il nome però, perché la nuova entità ha mutato anche l’oggetto sociale.

Francesco Renzi Dalla Serie D all'alta finanza
Francesco Renzi con la maglia del Prato (Instagran foto) – sportitalia.it

Come riporta Il Sole 24 Ore, Ma. Re. Consulting, costituitasi il 2 aprile 2021 con un capitale sociale di 10 mila euro, si occupava in primis di consulenza strategica. La sua erede, la Ma. Re. Holding appunto, cercherà di estendere l’orizzonte dei propri interventi. Tra questi, in particolare, si parla di investimenti nel mondo editoriale o di partecipazioni in altre realtà industriali.

Ma.Re. Consulting aveva terminato il bilancio 2021 con zero euro di fatturato e una perdita di 1.145 euro. Tornando al Riformista, l’ex presidente della Provincia di Firenze sarà direttore “non responsabile”, evitando così di rispondere penalmente di quanto appare sul foglio, ad esclusione ovviamente di ciò che firmerà personalmente.

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