Il mondo dei motori piange un protagonista assoluto, lutto improvviso

Nuovo doloroso addio nel mondo dei motori italiani: è scomparso un grande del passato, è stato conosciuto in tutto il mondo

Oggi il mondo dei motori, anche quello legato alla Formula 1, è un mix tra marchi storici e nuovi arrivati, perché fino a 20 anni fa la Red Bull non esisteva,. Chi c’era allora e c’è ancora oggi, come la Ferrari e quindi la galassia ex Fiat, adesso piange un protagonista storici nella vita dell’azienda che è stata torinese e oggi ha i suoi vertici in Olanda.

Lutto nei motori, è morto un grande protagonista del passato
Lutto nei motori, è morto un grande protagonista – Sportitalia.it

C’è stato un tempo in cui Fiat non aveva bisogno di stringere alleanze, come è stato prima con Chrysler sotto la guida di Sergio Marchionne e poi con PSA per far nascere Stellantis. Se oggi ai vertici ci sono John Elkann e Carlos Tavares, la storia è in realtà quella della famiglia Agnelli e di Cesare Romiti, affiancato dai suoi manager.

Come Paolo Annibaldi, storico dirigente che per oltre 35 anni ha ricoperto numerosi incarichi in Fiat, scomparsi all’età di 85 anni a Torino anche se era originario di Jesi. Era entrato in Fiat nel 1967 lavorando negli stabilimenti di Mirafiori e di Stura.

La sua vera ascesa però fu alla fine degli anni ’60, periodo di dure lotte tra la proprietà e i sindacati. L’Avvocato Agnelli e il resto della famiglia capirono in fretta che se volevano mantenere la posizione solida della Fiat in Italia e nel mondo serviva un management diverso. Dirigenti in grado di sostenere le nuove forme di contrattazione con gli operai per scongiurare gli scioperi.

Motori, è morto un protagonista assoluto: con lui il boom della Fiat dagli anni ’70 in poi

Uno di questi fu Paolo Annibaldi, insieme al fratello Cesare. Voluto da Cesare Romiti, lavorò alla direzione del personale Fiat fino al 1976. Poi si trasferì a Roma come responsabile delle relazioni sindacali di Confindustria e per altri sette anni, 1984 al 1991 come direttore generale sempre in Confindustria.

Motori, è morto un protagonista assoluto: con lui il boom della Fiat dagli anni '70 in poi
Paolo Annibaldi (in primo piano) durante gli anni ’80 in Confindustria (Ansa Foto) – Sportitalia.it

Successivamente è stato anche presidente di Fiat Iberia. Alla fine della sua carriera era rientrato a Torino, terminando come responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne del gruppo del Lingotto. Ma era stato anche Commissario dell’Autorità Portuale di Ancona nel 2004-2005 e consigliere del Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro).

Pensare ai fratelli Annibaldi fa riemergere anche la storica figura di Cesare Romiti, uno dei manager Fiat più ammirati o temuti, secondo i punti di vista. Era stato consigliato agli Agnelli da Enrico Cuccia, eminenza grigia della finanza italiana, e nel 1975 in Fiat era diventato amministratore delegato per la parte finanziaria, insieme ad Umberto Agnelli e Carlo De Benedetti.

Anche grazie a lui fu stretto l’accordo con il governo libico guidato dal dittatore Muammar Gheddafi che nel 1976 entrò nel capitale della Fiat. Dal 1980 diventò amministratore delegato unico dell’azienda torinese.

E fu lui ad organizzare la storica Marcia dei quarantamila: dirigenti dell’azienda in corteo per protestare contro i picchetti sindacali che impediscono l’accesso alle fabbriche. Non tutti se lo ricordano, ma fu lui nel 1990 a spingere per il matrimonio con Chrysler, allora non concretizzato e rimase in azienda fino al compimento dei 75 anni, nel 1998.

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