Scamacca, il 9 del futuro azzurro

Un numero 9 da forgiare. Un enigmatico centravanti dalle qualità in parte ancora nascoste.
Gianluca Scamacca appariva così appena quest’estate quando le avance italiane giungevano da più parti. Alla porta Inter, Milan e Roma, ma a distanza di tre mesi la scelta della Dea si è rivelata essere quella giusta. Perché la chiave di lettura esatta l’ha trovata Gianpiero Gasperini, che per il suo centravanti ha progettato una tabella di marcia ben precisa.

La cura Gasp per Scamacca

Innegabile, infatti, che la cura Gasp stia funzionando sul piano fisico, mentale e tattico.
195 centimetri d’altezza da gestire. Con caratteristiche che consentono di spaziare dal punto di vista offensivo e non solo. Il tecnico nerazzurro gli chiede maggior dinamismo, e potenza.
Scamacca risponde incidendo e decidendo nelle sfide in campo. A segno 4 volte da inizio campionato su 9 tiri indirizzati verso lo specchio della porta.

Il sogno azzurro, quel 9 che mancava da tempo

Gianluca sta convincendo tutti che il suo, sia il nome che in Italia si cercava da tempo.
Quella punta che in azzurro mancava, tra esperimenti come quello di Retegui e vecchie glorie come Immobile mai troppo efficace in nazionale. Eppure Scamacca era lì, pronto, anche durante il difficile periodo londinese. E proprio a Londra ha mandato il messaggio chiaro. Prima rete in nazionale nella notte di Wembley con l’obiettivo di avere la fiducia di Spalletti.
Il Ct questo lo sa bene e a distanza tiene d’occhio il ventiquattrenne che a Zingonia lavora a maniche rimboccate per dare continuità a quanto fatto finora. La doppietta contro l’Empoli è sinonimo di un calcio di qualità che il centravanti sogna di portare al prossimo europeo, magari con la maglia da titolare sulle spalle.

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