Ballarini: “Osimhen, rispetta i tifosi del Napoli!”

Tempismo imperfetto. Ai piedi di Osimhen, ma forse così è troppo. L’uomo scudetto in questo momento sta regalando più problemi che gioie al Napoli. Perché il viaggio a Marrakech per il pallone d’oro africano poteva anche risparmiarselo in questo momento. Momento delicato e al contempo decisivo per il passaggio agli ottavi di Champions. Che se non dovesse essere centrato sarebbe un mezzo disastro. E’ vero che il Napoli può permettersi di perdere anche 1-0 contro il Braga, ma in Champions l’allerta deve essere sempre massima soprattutto per un Napoli che al primo tiro in porta rischia di subire gol per dirla alla Mazzarri. L’allenatore azzurro si è affrettato a gettare acqua sul fuoco sulla scelta di Osimhen, ma il nigeriano una volta tornato dal Marocco con il suo pallone d’oro giustamente vinto, rischia di partire dalla panchina. Proprio quando il Napoli avrebbe bisogno della sua versione migliore. A sprazzi contro la Juve si è visto l’Osi che tutti conosciamo, ma è ancora troppo poco per tornare sui livelli dell’anno scorso. Ma forse dobbiamo capire che il Napoli meraviglia della passata stagione non esiste più per tutta una serie di motivi. Tra questi la gestione del 9 nigeriano a partire dalla telenovela rinnovo. E al di là della tranquillità di facciata da parte del club, il club avrebbe dovuto gestire gli ultimi mesi di Osimhen in un altro modo. Magari uscirà qualche obbligo da parte della federazione africana ma Osi, per me, non doveva partire. Quante volte abbiamo visto premi consegnati a distanza con il premiato in collegamento per ringraziare? Poi magari Osimhen gioca e segna come se nulla fosse e questa polemica lascia il tempo che trova, ma i tifosi del Napoli vanno rispettati.

Vanno rispettati anche i tifosi della Roma e quindi vanno rispettati anche i fischi a Lorenzo Pellegrini. Un capitano deve essere qualcuno nel quale i tifosi possano rispecchiarsi per tutta una serie di motivi. E in Pellegrini i tifosi giallorossi non si rispecchiano più. Il numero 7 della Roma non è più lui da un anno e mezzo a livello di leadership tecnica e morale. Inutile fare i soliti paragoni illustri, perché nessuno può essere un Totti o un De Rossi, ma da un romano e romanista è lecito aspettarsi molto di più. Contro la Fiorentina l’ennesima prova sbiadita e con poco carattere. Un giocatore con le sue qualità deve per forza fare di più. Le critiche fini a se stesse non mi piacciono. Molte volte Pellegrini è stato criticato ingiustamente. Stavolta però i dubbi sono troppi. Se Dybala esce per infortunio è lui che deve prendere per mano la squadra. Invece niente. E non può essere sempre “colpa” di una condizione fisica non al top a causa dei tanti problemi fisici. Con Dybala e Lukaku fuori a Bologna ci sarà tanto bisogno di lui. Il Dall’Ara sa tanto di ultima chiamata per un capitano che rischia di diventare un Non-Capitano.

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