UFFICIALE: Hien all’Atalanta è il primo colpo del mercato di gennaio

Lo ha ufficializzato l’Atalanta sul suo sito ufficiale, Isak Hien è un nuovo difensore nerazzurro. Lo svedese arriva dall’Hellas Verona dopo un lungo inseguimento, accelerato in questo inverno dalle difficoltà del reparto arretrato della Dea. La rosa dell’Atalanta, in questi primi mesi della stagione, ha faticato a trovare soluzioni per la difesa a causa delle difficoltà di inserimento di Bakker e dei lunghi problemi di Palomino e Toloi, a lungo fermi per infortuni.

LE CIFRE DI HIEN ALL’ATALANTA

Dopo le prime richieste oltre i 20 milioni, fatte già nel gennaio scorso, il Verona ha progressivamente abbassato le pretese. Il difensore classe 1999, lo scorso anno nel mercato di gennaio, era stato vicino al Torino. Tuttavia, l’affare col Toro non è andato in porto. E l’Atalanta ha acceso i riflettori sul calciatore ex Djurgårdens che nella difesa a tre è sembrato sempre essere a suo agio.

Dopo il tentativo estivo, l’Atalanta è tornata su Hien nelle scorse ore. La Dea ha approfittato anche delle difficoltà societarie del Verona e del cambio di modulo operato da Marco Baroni. E ha così chiuso l’operazione sulla base di un trasferimento definitivo per circa 8,5 milioni più bonus fino a 12 complessivi. Un accordo definito l’ultimo giorno dell’anno e poi formalizzato nella giornata di ieri, primo giorno dell’anno, con visite mediche e firma.

IL DIFENSORE CHE SERVIVA A GASPERINI

La dirigenza dell’Atalanta punta forte su Hien, difensore forte fisicamente, abile nell’anticipo. Si tratta della descrizione del perfetto centrale per la difesa tre di Gasp. Il tecnico di Grugliasco cercava una soluzione affidabile e pronta per completare una difesa che ultimamente aveva dovuto ricorrere a de Roon per avere un calciatore abile nelle letture difensive. Lo svedese è talmente necessario nella rosa dell’Atalanta che Hien, non sarà presente contro il Sassuolo in Coppa Italia, ma già nel weekend avrà spazio come titolare nell’undici iniziale della Dea contro la Roma all’Olimpico. 

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