Sinner riscrive la storia, ma c’è ancora un capitolo…

Ai miei genitori direi buongiorno, in Italia sono le 8,15”. Era la prima mattina italiana, quando Jannik Sinner con un sorriso accecante illuminava il pomeriggio della Rod Laver Arena, raggiante per aver appena schiantato Novak Djokovic. Il numero 4 del mondo, la grande promessa del tennis azzurro è diventata una stella vincendo la semifinale contro il numero 1 del tennis mondiale, nonché dominatore degli Australian Open e domenica mattina giocherà la finale dello Slam australiano contro Daniil Medvedev, che per la terza volta tenterà l’assalto al primo major stagionale.

Jannik non solo ha battuto Nole, ma lo ha fatto interrompendo la sua striscia di 33 vittorie all’Australian Open. Lo ha battuto dopo 2195 giorni di imbattibilità nello Slam australiano.

Sinner è storia

Quando un giorno riavvolgeremo la storia del tennis azzurro, dovremo tirare una riga: prima di Jannik Sinner e dopo Jannik Sinner. Il tennista altoatesino sta riscrivendo di settimana in settimana la storia del tennis tricolore. Dopo aver trascinato alla vittoria della Coppa Davis la squadra capitanata da Filippo Volandri, il 22enne di San Candido ha compiuto un’altra impresa. Questa volta è un record, una prima volta, per sé stesso e per il tennis italiano.

Jannik, infatti, è arrivato per la prima volta nella finale di un torneo del Grande Slam. Sinner non solo ha riscritto la sua storia personale come Campione, o futuro tale, ma anche quella del tennis azzurro diventando il primo italiano ad arrivare nella finale degli Australian Open. Come se non bastasse lo ha fatto battendo il numero 1 del mondo, impresa mai riuscita a nessun giocatore nato nel Belpaese. Sinner ha trasformato ciò che sembrava impossibile in realtà. Lo ha fatto in una mattinata straordinaria in cui avrebbe potuto chiudere la pratica Djokovic in 3 set e poco più di due ore. 6-1 6-2 i primi due set, dove Jannik ha fatto scomparire dal campo il 24 volte Campione Slam. Lo ha annichilito senza mai concedergli una palla break. Ha perso il terzo set solamente al tie-break per la reazione d’orgoglio di un campione immenso. E ora si gode il momento, senza però pensare che sia ancora finita. Perché domenica c’è a finale, c’è Daniil Medvedev.

La finale di domenica

A partire dalle 9:30 della mattinata italiana, Sinner si giocherà la possibilità di vincere il primo major della carriera contro il russo Daniil Medvedev. Fino alla fine del 2023, quando lo ha battuto ben due volte, Daniil era con Nole una delle bestie nere del tennista azzurro. Poi qualcosa è cambiato, Sinner è cresciuto, mentre Daniil è rimasto lo stesso campione che era già. Ora si riicontreranno nell’appuntamento più importante della carriera dell’altoatesino.

Se Sinner lo ha fatto concedendo solamente un set in tutto il torneo, il percorso del russo è stato molto più intenso e difficile. A cominciare da oggi quando in una battaglia di oltre 4 ore ha rimontato due set ad un ispirato Zverev per chiudere in 5 set. Prima di Zverev, Medvedev aveva giocato 5 set con Hurkacz, 4 con il modesto Borges, aveva passeggiato su un Auger-Aliassime in crisi, ma 5 set, in rimonta da 0-2 li aveva dovuti giocare anche contro Ruusuvuori e un set lo aveva concesso anche al francese Atmane. Insomma, un percorso accidentato di cui deve approfittare Jannik domenica mattina per scrivere un nuovo meraviglioso capitolo di questa storia già stupenda.

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