Inter, non chiamatele riserve: la coperta nerazzurra è ampia e funziona

Una squadra, per essere competitiva a al massimo e su più fronti, ha bisogno di una rosa ampia. Se fino a qualche anno fa questa caratteristica non era indispensabile, con il trascorrere del tempo con un calcio “spezzatino” che ha preso il sopravvento, ora avere un organico vasto e competitivo potrebbe essere garanzia di vittoria.

Il caso eclatante è dell’Inter. L’anno scorso, tra febbraio e marzo, nel periodo più complicato della stagione nerazzurra, molti criticavano proprio i limiti di Simone Inzaghi nelle scelte a partita in corso. Limiti che quest’anno sono stati superati grazie allo splendido lavoro di Beppe Marotta, che ha consegnato al proprio allenatore le giuste pedine per rendere lo scacchiere nerazzurro ancora più mutabile e dinamico.

La forza di questa squadra sta proprio nell’organico, anche se l’ampiezza non deve determinare per forza la competitività dell’intera squadra. Ma l’Inter attuale è diversa, Inzaghi è riuscito a creare un’identità profonda in poco tempo, nonostante gli importanti cambiamenti effettuati in estate. Tutti si sentono parte di una famiglia, e rispetto allo scorso anno Inzaghi sembra poter scegliere titolari e “riserve” con estrema facilità. Chi gioca lo fa al massimo e per tutto il tempo in cui è impiegato, dal titolare fisso a chi vede il campo per pochi minuti. Questo succede perché ognuno riesce a esprimere le proprie qualità, mettendo Inzaghi in difficoltà: da Carlos Augusto a Davide Frattesi, da Marko Arnautovic ad Alexis Sanchez, mettendo in questo insieme tutti gli altri interpreti nerazzurri costretti a partire dalla panchina. Una coperta lunga e competitiva che in questa stagione sta facendo la differenza.

Nonostante i tanti impegni ravvicinati, i nerazzurri stanno dimostrando una solidità e brillantezza impressionante. Con il campionato che ormai sembra archiviato, il modo migliore per provare a concentrarsi sulla Champions. Con una rosa importante e competitiva.

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