Sport italiano in lutto, tifosi in lacrime: ha scritto la storia

Un altro pezzo di sport italiano ci ha lasciato: a 87 anni, dobbiamo dire addio a un grande campione che ha fatto la storia 

Per chi crede nel destino, gli sembrerà un segno, per chi non ci crede potrebbe invece ripensarci. Nel giorno dell’inizio della Grande Partenza del Giro d’Italia, un protagonista degli anni ’60 della corsa rosa ci ha lasciati. Imerio Massignan, per tutti l’Angelo del Gavia, è morto a 87 anni lasciando due figli, Alessia e Raffaello, proprio in quella terra in cui aveva deciso di trasferirsi e da cui, per la quarta volta, è partita la corsa a tappe più importante d’Italia, il Piemonte.

Grave lutto per lo sport italiano
Lo sport italiano sta vivendo un altro grave lutto (Pixabay) – sportitalia.it

Il mondo del ciclismo, quindi, deve dire addio a uno dei più grandi scalatori mai conosciuti, l’uomo che, l’8 giugno del 1960, nella tormenta di neve, quando per la prima volta il Giro si arrampicò sulla montagna che poi ne ha fatto la storia, lo fece prima di tutti, specialmente prima di Jacques Anquetil, che poi si portò a casa la corsa rosa di quell’anno, e Charly Gaul, che di fatto gli tolse la gioia di vincere la tappa, assieme a troppe forature della bici. E gli appassionati, anche a distanza di molti anni, non hanno potuto dimenticare le sue imprese.

A 87 anni è morto Imerio Massignan, l’Angelo del Gavia che scrisse la storia del Giro d’Italia

Nonostante la sua carriera da professionista, durata dal 1959 al 1970, sia stata legata principalmente al Giro d’Italia – nell’edizione del 1962 arrivò secondo, alle spalle di Franco Balmamion -, il corridore, meglio lo scalatore di Altavilla Vicentina è stato un protagonista anche del Tour de France.

Grave lutto per lo sport italiano
Imerio Massignan se n’è andato a 87 anni (Facebook) – sportitalia.it

Nelle uniche tre edizioni della Grande Boucle a cui partecipò, Massignan riuscì a conquistare per ben due volte la maglia a pois, ovvero quella come miglior scalatore, togliendosi anche la soddisfazione di vincere una tappa. Grande appassionato di ciclismo, anche oltre i suoi successi sportivi, non si è mai perso un’edizione della Milano-Sanremo, che guardava, negli ultimi anni, anche solo affacciandosi sulla porta di casa.

Una volta, infatti, dismessi i panni del corridore, l’Angelo del Gavia si era trasferito prima a Sestri Ponente, in provincia di Genova, dove aveva vissuto anche Fausto Coppi insieme alla moglie Bruna, e poi a Silvano d’Orba, in provincia di Alessandria, la stessa città che lo saluterà per l’ultima volta il 7 maggio, alle 15:30, nella chiesa di San Sebastiano.

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