ESCLUSIVA SI Lupo: “Il Governo manca di rispetto al calcio. Pohjanpalo uomo mercato, Esposito trascinatore”

Tiene banco nel mondo del calcio il tema del giorno: il Governo starebbe studiando la possibilità di istituire una autorità che vigili sui conti delle società del pallone. In esclusiva per SPORTITALIA è intervenuto per dire la sua in merito il dirigente Fabio Lupo, in passato ds fra le altre di Torino, Samp, Palermo, Venezia e Spal.

Che ne pensa di questa possibile mossa del Governo?

“Partiamo da due punti. Il primo: il calcio è un sistema fallimentare per la gestione deficitaria di tanti club e del sistema-calcio in generale, è un dato di fatto”.

Ed il secondo?

“La CoViSoC non sempre è sembrata all’altezza della situazione. Questi due punti possono aver dato adito a degli spunti di riflessione da parte degli enti di Governo. Detto questo, se questi 2 punti sono condivisibili, c’è altro che metto in discussione”.

Cioè?

“Tempi e modalità sono assolutamente discutibili. Le cose andavano comunicate più tempestivamente ed in un’altra forma. Con tutto il rispetto per Abodi, al quale voglio credere, credo anche a Gravina, che stimo. Il primo dice di averglielo accennato, ma accennarlo non è sufficiente. La modalità è sbagliata. Poi c’è una mancanza di rispetto”.

Verso chi?

“Verso un sistema come quello del calcio, che garantisce al Fisco 1,2/1,5 miliardi all’anno e sostiene lo sport dal dopoguerra, dai tempi della schedina. Non ha ottenuto niente se non durante il Covid sotto l’aspetto fiscale, a differenza di altri settori industriali. Qualcosa va sicuramente rivisto, ma concordandolo con i gli organi del calcio che a loro volta potevano così concordare le cose con le proprie componenti. Un momento di riflessione sicuramente andava posto da parte del Governo e questo è corretto”.

Le alte cariche del calcio sono state dunque scavalcate?

“Ed anche il Coni e Malagò. Le istituzioni sono state scavalcate, oltretutto con la beffa incoerente che tutto questo sistema poi verrebbe posto a carico delle stesse controllate. Se ti voglio controllare, pago io: non è che ti controllo e mi paghi pure tu”.

Parliamo di ipotesi, ma da cosa può nascere una mossa così?

“In questo momento tutto ciò che è politico dà sempre adito a qualche sospetto, Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina. E’ un po’ sospetta come tempistica la cosa, una sorta di entrata a gamba tesa come è stata definita. Non congeniata nella maniera corretta. Il perché lo scopriremo, o magari no, vedremo”.

Pohjanpalo sarà un uomo-mercato dopo una stagione così con il Venezia?

“Ha fatto talmente bene che immagino che attirerà l’interesse di club di Serie A, sia che salga con il Venezia lui stesso che soprattutto se non dovesse centrare la promozione. Anche all’estero: ha dei numeri straordinari, sommati alle prestazioni ed al carattere. C’è da aspettarsi un certo movimento di mercato intorno al suo nome”.

Esposito alla Samp si è guadagnato l’amore dei tifosi doriani.

“Soprattutto con le prestazioni e l’atteggiamento, oltre che per i gol e gli assist. Per la partecipazione emotiva alle partite, si è calato nella parte con anima e corpo. Uno con quelle qualità che si batte in quella maniera diventa un esempio trainante e trascinante per i compagni, giustamente idolatrato dai tifosi”.

Quali prospettive per il Palermo dopo il pareggio?

“E’ in una situazione di difficoltà, con l’Ascoli è stato un pareggio combattuto, ma qualcosa oggettivamente è mancato, perché l’organico è sicuramente di buon livello e dall’esterno non è facile capire cosa”.

La promozione del Parma?

“Ha fatto una cavalcata straordinaria, basata sulla qualità dell’organico, ma anche sulla capacità dell’allenatore di utilizzarla al meglio, creando anche situazioni tattiche diverse a seconda del momento e delle partite. Grandi complimenti alla società per l’organico messo su ed a Pecchia per come ha saputo utilizzarlo”.

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