Terremoto nel mondo della MotoGP, sanzione in arrivo per il pilota Marc Marquez: esplode una vera e propria bomba
Nelle prime ore del mattino di domenica 6 ottobre, nel Gran Premio del Giappone, precisamente sul circuito del “Tein Ring” in quel di Motegi, Marc Marquez non è andato oltre il terzo posto. Lo spagnolo, infatti, ha concluso dietro il vincente Francesco Bagnaia (Ducati Team) e Jorge Martin (Pramac Racing).

Un successo, quello ottenuto nel Paese asiatico, che lancia inevitabilmente Pecco e che, invece, sarebbe potuto costare molto caro al nativo di Cervera. Ed il motivo è molto semplice: dopo avergli negato la pole position, un passaggio sul verde sarebbe potuto costare il podio allo stesso Marquez.
La sua, comunque, è stata un’impresa visto che era partito dalla nona casella dello schieramento. Una scalata non indifferente quella dell’otto volte campione del mondo che si è piazzato al terzo posto con tanto di podio. Nulla da fare per il rivale Enea Bastianini che gli aveva dato, fino a quel momento, del filo da torcere.
MotoGP, sospiro di sollievo per Marquez: ecco cosa è successo
Niente da fare, quindi, per il riminese che è transitato accusando un ritardo di 536 millesimi dalla Desmosedici GP23 dal rivale. Proprio 36 millesimi hanno fatto la differenza e sono stati importanti per Marquez. Millesimi che, oltre ad avergli garantito il podio ed il terzo posto, sono stati fondamentali visto che aveva ecceduto i limiti della pista in Curva 4 (nell’ultimo giro di gara).

Secondo quanto riportato dai regolamenti dello “Steward Panel” pare che i passaggi sulla linea verde, nell’ultima tornata, obbligano il pilota coinvolto a cedere una posizione. Qualora non abbia ottenuto uno svantaggio dall’uscita in pista, solamente nel caso in cui i due piloti in lotta per la posizione in questione sono separati tra loro da mezzo secondo o meno.
Nel caso in cui i piloti, appunto, sono in stretta lotta per una posizione tra loro e viene commessa una infrazione all’ultimo giro, il pilota deve dimostrare di averne tratto un significativo svantaggio. Cosa prevede la linea guida per la “lotta ravvicinata”? Che i piloti siano separati da 5 decimi o meno, ovviamente al momento dell’infrazione e al traguardo. Un sospiro di sollievo, quindi, per Marquez visto che questo non è affatto il suo caso grazie proprio a 36 millesimi extra di margine.
Stesso discorso vale anche per Brad Binder. Anche il pilota della KTM è stato “accusato” per aver compiuto la stessa infrazione. Ma non ha dovuto, in alcun modo, cedere la sesta posizione a Marco Bezzecchi. Motivo? Il romagnolo si trovava a 8 decimi di distanza.






