Niente Milan: salta l'operazione per gennaio (Lapresse) - Sportitalia.it
Dopo i fischi di San Siro e prima dell’ennesima rimonta rossonera, il Milan è tornato in campo nel secondo tempo contro il Como con due cambi: Fofana per Bondo, scelta tecnica, e Jimenez per Theo Hernandez, sostituzione dovuta a un problema fisico del francese. Mentre l’allenatore Conceiçao avrebbe preferito tenerlo in campo, Theo ha avvertito un fastidio al polpaccio e ha deciso di fermarsi. Due giorni dopo, però, si è presentato sorridente e senza apparenti problemi a Clairefontaine per il ritiro della nazionale francese.
L’episodio contro il Como è solo l’ultimo capitolo di una stagione complicata per Theo Hernandez. Il rosso ingenuo contro il Feyenoord, costato l’eliminazione dalla Champions, ha segnato un punto di rottura con i tifosi. Ma le tensioni erano iniziate già ad agosto, quando sulla panchina del Milan sedeva Paulo Fonseca e scoppiò il “caso cooling break” all’Olimpico, quando lui e Leão rimasero distanti dall’allenatore in segno di protesta. Una serie quasi interminabile di episodi che hanno segnato il rapporto tra l’ex Real Madrid e l’ambiente milanista che lo osannava. Sono, infatti, arrivati poi anche il rigore rubato a Pulisic e sbagliato contro la Fiorentina, le squalifiche e le prestazioni altalenanti. La sensazione è che Theo non sia più al centro del progetto rossonero.
Dopo le parti erano state già vicine ad un accordo, il Milan avrebbe già deciso di non rinnovare il contratto di Theo Hernandez in scadenza nel 2026 e sta aspettando offerte in vista dell’estate. Se non arriveranno, non è escluso un clamoroso svincolo nell’estate del 2026. Nel frattempo, Conceiçao punta su giocatori più motivati per dare l’assalto alla Champions o all’Europa League. Alex Jimenez, subentrato contro il Como, ha mostrato grinta e determinazione: qualità che servono più che mai a un Milan in ricostruzione. Il giovane terzino è di proprietà del Milan, ma il Real Madrid vanta una clausola di riacqui che potrebbe esercitare. Alex al momento sembra orientato a voler restare. E in campo, a differenza di Theo, sembra pronto a dimostrarlo.
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