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Milan, Reijnders: “Non possiamo dire che sia stata una buona stagione. Stasera…”

Tijjani Reijnders, a poche ore dalla finale di Coppa Italia, ha parlato a The Athletic: “Non possiamo dire che sia stata una buona stagione. Al Milan devi lottare per lo Scudetto e andare avanti in Champions. Questo non è successo. Fortunatamente abbiamo questa finale e possiamo aggiungere un altro trofeo. Ma le emozioni sono contrastanti”.

Reijnders, centrocampista Milan (Sportitalia.it). ANSA Foto

Le parole di Reijnders

Sulla stagione: “È frustrante, perché abbiamo qualità. Prima abbiamo battuto il Real Madrid, poi pareggiato con il Cagliari. Con un nuovo allenatore cambia tutto. Ha una visione diversa e deve trasmetterla in fretta. A volte siamo stati sfortunati. Altre, non siamo partiti bene. Ci sono aspetti che dovevamo sviluppare più in fretta.”

Sulla Coppa Italia: “Sono tosti. Fanno uomo su uomo su tutto il campo, servirà tanto movimento. Hanno qualità con la palla e buoni esterni. Ma non dobbiamo avere paura. Siamo il Milan, dobbiamo dimostrarlo”.

Sul suo rendimento stagionale: “Mi definisco un centrocampista box-to-box. Aiuto nella costruzione e nell’ultimo passaggio, oppure arrivo in area per segnare. Da bambino guardavo l’Iniesta del Barcellona dei tempi d’oro. Poi ho iniziato a seguire De Bruyne: guardavo video su YouTube per capire come ‘scansiona’ il campo prima di ricevere palla. Cerco di fare lo stesso”.

Sul futuro: “Dobbiamo ripartire dalle basi. Non possiamo pensare troppo in là. E ora conta solo stasera”.

Vigilia di finale di Coppa Italia con le solite attività per i media per Milan e Bologna. Primo a parlare il Milan, per bocca del suo tecnico Sergio Conceição e il capitano Mike Maignan in conferenza stampa. Ecco le parole dell’estremo difensore rossonero.

Coppa Italia, Maignan carica il Milan: “Vincere è nel nostro DNA, ora scriviamo un’altra pagina di storia”

Come arrivate alla partita?
Abbiamo una voglia enorme di portare a casa questo trofeo. Sappiamo bene quanto conti per il Milan giocare finali e alzare titoli: è nel nostro DNA“.

Che umore ha la squadra?
Domani è una tappa cruciale per la nostra stagione. Abbiamo la possibilità di aggiungere un’altra pagina memorabile alla storia del club. L’importante sarà non farci travolgere dalla pressione: ci è servito sangue freddo per arrivare fin qui e servirà ancora. Siamo carichi e focalizzati“.

Con la difesa a tre vi trovate meglio?
Ho sempre fiducia nei miei compagni, al di là dei numeri in campo. A volte basta un soffio di vento contrario per subire gol anche con nove dietro, altre volte tutto gira bene. Ora viviamo un momento favorevole, e dobbiamo sfruttarlo: non è sempre stato così“.

La finale può segnare una svolta nella vostra stagione?
Tutto ciò che è successo prima ormai è alle spalle. Adesso conta solo questa partita. Se la vinciamo, sarà un bel trampolino per il futuro. L’unico pensiero è vincere domani“.

Questo è l’unico trofeo italiano che le manca.
Proprio così. E per chi ha fame di successi, ogni trofeo conta. Vincere sarebbe davvero speciale“.

Federico Calabrese

Federico Calabrese, classe 2000, è un giornalista pubblicista. In libreria è uscito con “Volare libero”, l’autobiografia di Gianluca Pagliuca e con “Istinto puro”, l’autobiografia di Sébastien Frey.

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