Si è volatilizzato senza lasciare al team austriaco la possibilità di negoziare: il pluricampione dice no grazie di fronte a qualsiasi possibilità di correre ancora.
Un grande campione deve sapere quando è il momento di far calare il sipario sulla propria carriera, specie se ha già fatto e dato il massimo che poteva dare ad una squadra, uno sport o una nazionale. Lo diceva il famoso portiere messicano Antonio Carbajal che fu il primo uomo a partecipare a cinque mondiali e alla stampa inglese disse: “Preferisco mi dicano ‘eri un grande’ piuttosto che ‘guarda come ti sei ridotto'”. Parole molto sagge.

Nella Formula Uno odierna anche grazie a tecniche di allenamento e recupero dagli infortuni diverse e al fatto che a differenza di sport di contatto come calcio, pugilato e basket i piloti possono teoricamente non fare mai i conti con un trauma – a patto di non avere un incidente questo è chiaro – le carriere si sono allungate. E ne abbiamo due prove evidenti.
In griglia abbiamo Lewis Hamilton, ben lontano dal suo “prime” e con quarant’anni sulle spalle e Fernando Alonso che ne conta addirittura quarantaquattro e sta solo iniziando ad accarezzare l’idea del ritiro, dicendosi determinato a correre per ancora un altro anno almeno con la squadra. Di fronte a questi dati, la visione di un altro campione “attempato” è piuttosto controcorrente.
Vettel non torna a correre. Red Bull delusa
Sebastian Vettel all’età di 38 anni è uno dei pluricampioni che non corrono più in F1 ma potrebbero farlo. Con sei anni in meno di Alonso, il pilota tedesco non sarebbe teoricamente troppo vecchio per tentare di arraffare il suo quinto titolo in carriera, magari con Red Bull che è sicuramente la squadra con cui ha mantenuto i migliori rapporti negli anni.

Vettel dal canto suo ha sempre smentito i rumors e negato qualsiasi possibilità di tornare in una monoposto ufficiale ma a mettere la parola “fine” a questa simpatica tesi è stato il consulente sportivo di Milton Keynes Helmut Marko, secondo cui non solo il ritorno come pilota di Vettel è tassativamente da escludere, ma anche un suo eventuale subentro nel ruolo che Marko stesso ora occupa.
Le parole usate da Marko infatti sono molto chiare: “La Formula Uno è un lavoro a tempo pieno e non si può fare solo per poche gare. Credo che i requisiti da parte sua e nostra non sarebbero adeguati a questo lavoro”, ha affermato Marko smorzando l’entusiasmo dei tifosi che un po’ ci speravano. Ammettetelo, un ritorno del campione sarebbe piaciuto anche a voi.






