Nessuno se lo ricorda, ma una gara di Formula 1 ha visto solo 6 piloti partire allo scattare del via. Cosa successe? Un vero disastro.
La Formula 1 è uno sport emozionante in cui è però raro che i pronostici siano disattesi, raramente, grandi squadre meno blasonate delle solite Williams, Ferrari e Red Bull hanno raggiunto buoni risultati e, quando è accaduto, di solito c’entrano una lunga sequela di ritiri. In questo senso, ciò che capitò a Jordan e Minardi, due squadre non proprio da titolo nel 2005 è un unicum storico davvero assurdo nonché una grande occasione per fare punti.

Facciamo un passo indietro al GP degli Usa del 2005, corso il 19 giugno in quel di Indianapolis. Alla partenza – e all’arrivo – di quel GP ci furono solo 6 auto, le due Ferrari, le due Jordan e le due Minardi, dando vita ad una gara insolita che finì esattamente in quest’ordine. Una enorme controversia riguardante le gomme montate da gran parte della griglia diede il via ad una gara surreale, che consegnò a Jordan e Minardi punti insperati, anche se non sarebbero bastati a salvare le due squadre dal fallimento arrivato in futuro.
Durante il giro di ricognizione della gara, un brutto incidente colpì la Toyota dei Ralf Schumacher: il problema parvero da subito essere le gomme Michelin, montate da tutti i team in gara meno Ferrari, Jordan e Minardi che usavano le Bridgestone: Flavio Briatore, personalità molto importante nonché TP di Renault, entrò in contatto con la Michelin che, a differenza delle vetture con l’altro fornitore, consigliò chiaramente ai piloti di non correre per “ragioni di sicurezza”.
Un fallimento organizzativo
La FIA vietò una modifica al tracciato – una sorta di sopraelevata – che secondo i team gommati Michelin avrebbe reso più sicura la gara, nonostante i problemi riscontrati con le gomme Michelin su quella specifica pista. Dato questo divieto, i team con il fornitore di pneumatici “incriminato” decisero di non scendere in pista per sicurezza e per protesta contro la decisione. I team gommati Bridgestone poterono correre e non vollero rinunciare alla gara, vista la grande occasione di portare a casa punti con facilità, senza competizione.

La gara fu una pura formalità: le due Ferrari di Schumacher e Barrichello si piazzarono facilmente prima e seconda. Al seguito, arrivarono le due Jordan di Monteiro – autore di un podio inaspettato e che senza ritiri difficilmente sarebbe potuto giungere – e Karthikeyan e, a seguire comunque in zona punti, arrivarono le Minardi di Albers e Friesacher.
In seguito all’accaduto, criticato da molti giornali come Bild come “gara disonorevole” il team Michelin offrì un risarcimento a tutti gli spettatori per quanto avvenuto. Un caso assurdo ed unico che non si è mai più ripetuto, per fortuna, in F1 ma che, d’altra parte, ha permesso a due squadre in enorme difficoltà di ottenere punti preziosi che le hanno fatte sopravvivere ancora per qualche stagione.






