Lazio-Torino si giocherà, probabilmente, al termine della stagione. Ma gli altri club non hanno gradito e si sono fatti sentire 
Lazio-Torino diventerà, come Juventus-Napoli, un’altra gara della discordia. Il match tra biancocelesti e granata, previsto inizialmente per lo scorso 2 marzo, non si è disputato poichè il Torino aveva tra le sue fila molti giocatori positivi al Covid e la ASL torinese aveva impedito al club sia di allenarsi che di disputare le partite.
Il precedente di Juventus-Napoli ha fatto da apripista alla complessa situazione legale creatasi, con la Corte Sportiva d’Appello che ha disposto il recupero della partita mentre Lotito continua a sostenere di volere il 3-0 a tavolino. Nel frattempo i tempi si sono allungati ed il Collegio di Garanzia del Coni si riunirà giovedì 13 maggio per esaminare il ricorso della Lazio.
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Lazio-Torino, la rivolta dei club in Lega
Questo significa che, qualora la gara dovesse disputarsi (molto probabile), si giocherà a stagione ormai conclusa. Una situazione che proprio non piace agli altri club di Serie A, in particolare quelli impegnati nella lotta Champions e quelli che stanno lottando per non retrocedere.
Secondo il Corriere dello Sport ieri in Lega a Milano si è scatenata la rivolta di cinque o sei club, guidati dal Cagliari, che starebbero spingendo per far disputare la gara il prima possibile.
Del resto il precedente di Juve-Napoli insegna che difficilmente la Lazio riuscirà a vincere il ricorso e garantirsi il 3-0 a tavolino. A questo punto avrebbe molto più senso far giocare la partita e stabilire già la data del recupero: l’ipotesi era quella del 29 aprile, a cui Cairo aveva già dato l’ok.
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La Lega però non ha preso una decisione ufficiale, visto che la Lazio ha comunque diritto a procedere con le azioni legali e quindi attenderà il verdetto del 13 maggio. Lazio-Torino quindi dovrebbe giocarsi il 18 o il 19 maggio, anche se resta da risolvere il nodo dell’anticipo del derby di Roma e anche la consegna dell’Olimpico all’UEFA per gli Europei.
