Pallavolo, Trentino non completa l’impresa: Zaksa campione d’Europa

Sono i polacchi dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle ad alzare il trofeo più atteso, la Champions League maschile, interrompendo la splendida corsa dell’Itas Trentino sul più bello

Pallavolo Trentino Zaksa
Lo Zaksa Kedzierzyn Kozle festeggia la sua prima Champions League (Foto CEV – Rubin)

Niente da fare per l’Itas Trentino che esce battuta nella finale di Champions League maschile dai polacchi dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle: un 3-1 netto (25-22, 25-22, 20-25, 28-26) che tuttavia non ridimensiona la qualità del lungo lavoro fatto dalla squadra di Angelo Lorenzetti in una stagione lunga, difficile e atipica.

Trentino battuta ma non dominata

Lo Zaksa, allenato da Nikola Grbic, vecchia conoscenza del nostro campionato, si dimostra più solida nei momenti decisivi del match, una squadra ‘arrabbiata’ dopo avere perso il titolo nazionale polacco contro lo Jastrzesbki Wegiel e quasi costretta a vincere per salvare una stagione diversamente deludente.

Anche Trento era reduce dalla eliminazione nella corsa scudetto: ma l’impresa di avere comunque rappresentato l’Italia in finale era una grandissima opportunità.

Trento soffre molto in ricezione nei primi due set, senza trovare le misure e costringendo Simone Giannelli a un faticosissimo lavoro di regia che non garantisce grande continuità. Quando l’Itas si riprende nel terzo set, alzando notevolmente il proprio livello di gioco e tornandosi ad esprimersi (quasi) al meglio, la partita sembra di nuovo in equilibrio. Ma a a favore dello Zaksa girano tutti gli episodi più importanti, quando nel finale ci si gioca il tutto per tutto punto dopo punto in una estenuante guerra di nervi. Trento annulla tre set point. Ma non bastano di fronte al minibreak che chiude il match  con Sliwka e Kaczmarek (15 punti). Determinante l’apporto del muro polacco.

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La coppa che manca

Una vittoria sostanzialmente meritata dagli uomini di Nikola Grbic anche in termini di percentuali sui fondamentali. Ma resta il grande amaro in bocca per una coppa che è sfuggita. L’unica tra quelle che avevano coinvolto una italiana in finale. Per lo Zaksa, con Sliwka MVP assoluto (18 punti) ed è la prima Champions League in assoluto. La squadra polacca segue nell’albo d’oro Civitanova, che aveva vinto il trofeo continentale nel 2019. Lo scorso anno la Champions League fu annullata a causa della pandemia.

Manca solo questa coppa tra quelle europee a un’Italia Il che ha fatto il pieno portando a casa la Challenge Cup maschile (Allianz Powervolley Milano), la Coppa Cev femminile (Saugella Monza) e la Champions League femminile (Imoco Conegliano).

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