Francesca Fioretti supera il dolore per la morte prematura di Davide Astori. Nulla potrà cancellare il dolore, ma ora vuole voltare pagina
Non basterà una vita per metabolizzare, ma a più di tre anni dalla tragedia che ha cambiato per sempre la sua vita, Francesca Fioretti ha deciso che è tempo di ricominciare. Davide Astori, resterà per sempre i suo grande amore, ad unirli c’è la piccola Vittoria che le ha dato forza e una ragione per vivere, però è tempo di pensare anche un po’ a se stessa, con nuovi progetti.
Intervistata dal magazine ‘Mow’, Francesca confessa di voler ripartire: “Dopo tre anni ho imparato a convivere con questa storia. La mia paura più grande era non riuscirmi a godermi le cose. Vorrei ancora sorprendermi, innamorarmi, emozionarmi ancora, vorrei ancora essere felice”.
Impossibile dimenticare Davide e infatti lei non lo fa. Ricorda benissimo il suo ultimo saluto prima di partire per Udine, quel viaggio che per lui si è rivelato fatale. Le aveva promesso di tornare presto, ricorda perfettamente come era vestito e il bacio che le ha dato prima di andarsene. Ricordi dei quali è gelosa e che rimarranno sempre con lei, succeda quello che deve succedere.
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Francesca Fioretti supera il dolore: la richiesta della figlia e la voglia di riprovarci
Oggi che ha 36 anni e una vita ancora davanti, si sente anche pronta per riprovarci. Ma chi arriverà dopo Davide, non sarà Davide o meglio un suo clone: “Di sicuro la persona che mi attirerà in futuro non sarà mai simile a Davide, lui aveva un carattere particolare, ci compensavamo, gli aspetti di Davide non li cercherò in altri. In altri troverò qualcosa che lui non aveva. L’amore per Davide non finirà mai, ma con il tempo si trasforma e non vuol dire che non mi innamorerò più”.
Vittoria, nata cinque anni fa, vorrebbe che la mamma fosse di nuovo felice e le desse anche un fratellino o una sorellina: “Me lo chiede sempre. Così come mi chiede continuamente: ‘Ma non c’è nessuno che ti sposa?’. Adesso magari gli uomini, sapendo la mia vicenda, si approcciano con più delicatezza. Ma chi intraprende una storia seria con me sa che questa è la mia vita e che se accogli me, accogli Vittoria e accogli pure il nostro dolore, che viviamo noi, ma che comunque c’è”.
