Tokyo 2020, clamorosa decisione degli organizzatori: tutto chiuso

Tokyo 2020, clamorosa decisione degli organizzatori a meno di tre settimane dal via: tutto chiuso, il pubblico non può essere ammesso

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Non sono certamente nate sotto una buona stelle le Olimpiadi di Tokyo 2020 che arrivano con un anni di ritardo e continuano a produrre decisioni clamorose. L’ultima è freschissima e arriva dagli organizzatori del Comitato locale che hanno scelto di non rischiare nulla.

Così le gare della marcia e della maratona, che comunque come era già successo a Rio de Janeiro 2016 non sarebbero arrivare all’interno dello Stadio Olimpico saranno senza pubblico. Troppo alto il rischio per eventuali assembramenti di persone lungo le strade di Sapporo (quelle gare si disputeranno lì) in un Paese che fatica ad uscire dall’emergenza.

E quindi è arrivata la decisione ufficiale: “È necessario ridurre il rischio di infezione restringendo gli spostamenti del pubblico. Per questo è stato deciso di chiedere al pubblico di astenersi dall’assistere lungo il percorso”. La marcia femminile e maschile andrà in scena il 5 e 6 agosto la marcia, le maratone invece il 7 e 8 che è anche giorno di chiusura dei Giochi.

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Tokyo 2020, clamorosa decisione degli organizzatori: fissata la capienza massima

Al momento invece il pubblico sarà ammesso alla Cerimonia inaugurale (che però potrebbe essere solo riservata alle delegazioni ufficiali e a persone legate agli sponsor) del 23 luglio. Per tutte le altre gare è stata decisa una capienza massima fissata in 10mila spettatori, tutti locali. E negli impianti con meno capienza, non più del 50% dei posti occupati.

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Inoltre il Comitato organizzatore locale ha fissato linee guida rigidissime per il pubblico e per la stampa che seguirà le gare. Prevedono obbligo di mascherine, che dovranno essere sempre indossate, uscita scaglionata degli spettatori dalle sedi delle gare ma anche divieto di parlare ad alta voce

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