Donnarumma, la confessione del primo presidente: “Non era normale” – VIDEO

Donnarumma, la confessione del primo presidente che già all’epoca aveva intuito le sua grandissime doti: “Non era normale” 

(Getty Images)

Oggi è sul trono d’Europa ed è anche uno dei candidati più seri per il titolo di Pallone d’Oro dopo essere stato eletto Miglior Giocatore degli Europei di calcio. Ma noi, grazie al collega Enrico Nocera, siamo andati alla scoperta delle origini di Gigio Donnarumma, là dove tutto è cominciato.

Chi lo conosce bene, come Ciro Amore (presidente dell’A.S.D. Club Napoli a Castellammare di Stabia dove è rimasto fino al 2013), sapeva tutto. “Quando veniva qui a seguire l’allenamento del fratello, invece che rimanere a guardare si metteva in porta e chiamava gli altri ragazzi a tirare. Già da piccolo aveva la predisposizione a diventare portiere”. Quasi un’ossessione, benevola, perché appena usciva dalla scuola era sempre lì al campo.

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Donnarumma, la confessione del primo presidente: ecco il suo unico difetto

(screenshot Youtube)

Ciro Amore non è affatto stupito di tutto quello che ha combinato Gigio negli ultimi 5 anni perché aveva capito che si trattava di un è predestinato. “Non era normale, faceva cose che i ragazzini della sua  fanno. Già quando andava nello spogliatoio si comportava da professionista, dopo 5 minuti era pronto come i campioni che devono fare le interviste”. Secondo lui è il Maradona dei portieri, un paio di anni e sarà anche il più forte del mondo.

Ma qualche difetto lo aveva? “Quando perdeva, si arrabbiava. Ce l’aveva nel suo DNA il fatto di voler sempre vincere. la vittoria negli Europei? È stata un’emozione grandissima, nella mente ti tornano episodi di quando lui era piccolino e ti veniva a chiedere gli ostacoli o le casacche. Vederlo in tv alzare la coppa è stato spettacolare”.

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