Bebe Vio riceve un’accoglienza trionfale: quanti amici a Bruxelles – VIDEO

Commovente manifestazione d’affetto nei confronti dell’atleta che ha conquistato il suo secondo oro alle Paralimpiadi di Tokyo, per lei tutto il parlamento europeo si alza in piedi

Bebe Vio
Beatrice ‘Bebe’ Vio, due ori consecutivi alle Paralimpiadi (Getty Images)

Bebe Vio è un vero e proprio simbolo. E la vittoria nella gara di fioretto alle recenti paralimpiadi di Tokyo è stato l’ennesima gemma nella carriera sportiva di un personaggio straordinario.

Bebe Vio ospite del parlamento europeo

Al suo rientro in Italia Bebe è stata protagonista di numerose manifestazioni pubbliche. Ma la sua più grande soddisfazione è stata quando si è presentata al parlamento europeo, ospite della presidentessa della Commissione, Ursula Von der Leyen che con poche parole semplicissime l’ha introdotta ai deputati stellati: “Ho invitato un’ospite d’onore che ha conquistato la nostra simpatia e il nostro affetto. Diamo il benvenuto a Bebe Vio”.

E tutto il parlamento si è alzato in piedi in un lungo e dolcissimo applauso.

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Bebe Vio
Bebe Vio ospite d’onore al parlamento europeo (Getty Images)

“Ci ha scaldato il cuore”

Una testimonianza in più di quanto Bebe sia diventata un personaggio simbolo per tutti gli atleti con disabilità, anche gravi, che pretendono di essere considerati normali e degni di un’attenzione che viene riservata a chiunque altro. Bebe è rimasta in piedi sorridente e commossa, con un pizzico di emozione: “Questa ragazza è un gigante – ha raccontato all’aula la presidentessa Von der Leyen – ad ottobre le avevano detto che rischiava di morire, che doveva essere cauta. Lei è guarita, si è allenata al massimo ed è riuscita a vincere un oro alle Olimpiadi. Bebe è un simbolo, un leader, l’immagine vincente e singolo di una generazione che cerca modelli proprio come lei per trarre una ispirazione”.

Toccante la conclusione della Von der Leyen: “In questo periodo di difficoltà che a volte tende al gelo, lasciamoci scaldare il cuore da donne come Bebe Vio”.

 

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