Valentino Rossi, le parole che non ti aspetti dal rivale: “Siamo due polli!”

Valentino Rossi, le parole che non ti aspetti dal rivale: “Siamo stati due polli”. ‘Il Dottore’ si prepara a tornare in pista fra due settimane nella sua Misano

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Foto: Getty)

Tre gare al termine del Mondiale MotoGP 2021. Tre appuntamenti che separano Valentino Rossi dall’addio definitivo alla classe regina. Dopo 25 anni in sella alle due ruote, ‘Il Dottore’ è pronto a salutare il suo ambiente. Nove titoli iridati e una miriade di battaglie in pista, contro i più grandi campioni moderni della categoria. Il duello forse mediaticamente più “caldo”, almeno in Italia, è stato quello con Max Biaggi, stella di prima grandezza all’inizio degli anni 2000. Il #46 ha rubato la scena al più esperto “Corsaro“, spodestandolo dal trono a suon di vittorie roboanti. Il passaggio alla Yamaha nel 2004, dopo i successi in Honda, fu la spallata definitiva anche per l’autostima del romano, spostatosi poi in Superbike.

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Valentino Rossi, le parole che non ti aspetti da Max Biaggi: “Siamo stati due polli!”

Biaggi e Rossi
Max Biaggi e Valentino Rossi nel 2004 (Foto: Getty)

Proprio quest’ultimo, ospite assieme a Giacomo Agostini sul palco del Festival dello Sport di Trento, ha ricordato la vecchia rivalità con il fenomeno di Tavullia e in particolar modo l’episodio del sorpasso di Suzuka (con tanto di dito medio di Rossi).

“Per quanto riguarda quella gara io ero all’interno e lui all’esterno. Ma ripensandoci oggi posso dire che siamo stati due polli”. 

Poi aggiunge: “Non ci parlavamo e usavamo la stampa per risponderci e i giornalisti non vedevano l’ora visto che essendo entrambi italiani si sarebbe creata una rivalità tra le due tifoserie“.

Suoi suoi inizi con la moto racconta: “Fino all’età di 18 anni ho pensato solo calcio, poi un giorno ho visto un amico girare in moto ed è stato un colpo di fulmine. Papà non mi comprò mai la moto anche se a 16 anni si poteva iniziare a guidarla. Il giorno del 18esimo compleanno si presentò con delle chiavi e mi disse: ‘Vai al concessionario e troverai il tuo regalo'”. Un pizzico di nostalgia per tutti gli appassionati, legati a ricordi di un’epoca davvero irripetibile.

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