Maradona, il governo lo protegge come “patrimonio nazionale”

Mentre ancora si indaga sulla morte di Maradona, il governo ha approvato oggi il provvedimento che dichiara patrimonio nazionale la sua casa natale

Maradona
La sagoma di Maradona disegnata fuori dalla casa dov’era nato il fuoriclasse (Getty Images)

Calle Azamor 523, Vila Fiorito. Uno dei quartieri più poveri e lugubri di Buenos Aires. Siamo nel reticolato interno della capitale argentina, case poverissime e molte baracche.

Maradona, la casa natale

Una di queste case si distingue perché non è mai stata ristrutturata anche se in questa zona negli ultimi anni è stata più volte soggetta a delle operazioni di riqualificazione. Ma questa casetta non l’hanno mai toccata. Fuori, un grande murale con l’inconfondibile sagoma del Pibe e la scritta… Casa de D10S. É la casa dove quasi 61 anni fa è nato Diego Armando Maradona.

Da oggi quella casa è patrimonio nazionale argentino, e vale quanto un monumento. D’altronde da ormai almeno una trentina d’anni quella casa è oggetto di visita e pellegrinaggi di appassionati e tifosi provenienti da ogni parte del mondo.

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Maradona
Il murale di Diego Armando Maradona disegnato sulla sua prima residenza, a Vila Fiorito (Getty Images)

La morte resta un mistero

Il 25 novembre sarà esattamente un anno dalla morte di Maradona. E ancora si sta cercando di fare chiarezza su quello che è accaduto nell’appartamento del quartiere residenziale di San Andres dove il Pibe ha trascorso le sue ultime ore.

Il presidente argentino Albert Fernandez, firmando il decreto presenziale che stabilisce che Calle Azamor 523 da oggi è “patrimonio nazionale della cultura argentina” ha sottolineato l’importanza che venga fatta chiarezza: “Non possiamo pensare di tutelare il luogo dove Diego è nato, diventando Maradona, senza essere certi di avere capito come sia morto Maradona e quali siano le responsabilità in questo senso…”

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