Quasi una standing ovation al Festival di Sanremo per Matteo berrettini, primo super ospite della rassegna canora, invitato dal conduttore della manifestazione Amadeus
Tanti applausi per Matteo Berrettini, star della prima serata del Festival di Sanremo che è iniziato ieri dal palco del teatro Ariston. 
Le due grandi attrattive dell’esordio della tesissima kermesse della canzone italiana erano il ritorno a Sanremo dei Maneskin, dopo la vittoria della scorsa edizione con “Zitti e buoni” che ha aperto a una straordinaria stagione di successi in tutto il mondo. Ma anche l’arrivo all’Ariston di Matteo Berrettini, fresco di semifinale all’Australian Open e del sesto posto nella classifica mondiale ATP, il suo miglior risultato di sempre.
Seguendo la tradizione che vuole sul palco del Festival di Sanremo le grandi personalità italiane del mondo del cinema dello sport e dell’attualità, Berrettini si è offerto al pubblico in modo spontaneo e generoso, ma anche molto emozionato.
Berrettini a Sanremo
“Qui sono senza racchetta e dunque non mi sento completamente a mio agio” ha ammesso Berrettini scatenando una risata da parte del pubblico di Sanremo che l’ha ripagato con un grande applauso. Un bel modo per ricordare il temperamento con il quale il tennista romano ha dovuto affrontare le difficoltà ambientali del campo di Melbourne, quando gran parte del pubblico era platealmente schierato contro di lui.
“Magari avessi sempre questo sostegno in campo con un pubblico del genere” ha chiosato Berrettini conquistandosi un altro applauso convinto.
Carramba che sorpresa
Il numero 1 del tennis italiano ha chiacchierato per 5 minuti abbondanti con Amadeus e con Fiorello, grande appassionato di tennis. Che ha regalato al pubblico del Festival una chicca: “Quando facevo ancora l’animatore dei villaggi – ha raccontato il comico siciliano – ho incrociato un insegnante di tennis che si chiamava proprio Berrettini, un uomo splendido, bellissimo, con due occhi azzurri fantastici. Tutte le donne erano innamorate di lui. Da poco ho scoperto che era proprio il papà di Matteo”.
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La carrambata ha funzionato. Sotto gli occhi di Matteo Berrettini Fiorello e suo padre Luca si sono riabbracciati nella platea del teatro Ariston. 
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Bello anche il modo in cui Fiorello ha spinto le famiglie italiane ad avvicinare i propri ragazzi alla passione per il tennis: “É un grandissimo sport che oggi è davvero alla portata di tutti. Ma quand’ero ragazzo, e avevo deciso di iniziare a giocare anch’io, costava troppo. Mio padre diede un’occhiata a tutto quello che serviva per iniziare a giocare e mi disse ‘bell’idea, ma o giochi a tennis o mangiamo’…”
