Shevchenko scende in campo: il suo messaggio tocca il cuore di tutti

Ancora una volta Andriy Shevchenko ha deciso di prestarsi in prima persona per chiedere la fine delle operazioni di guerra nella sua Ucraina, un messaggio accorato e commovente

Alcuni anni fa, quando aveva appena concluso la sua carriera agonistica di calciatore ed era ancora indeciso se tornare a vivere in Italia, restare a Londra o trasferirsi definitivamente in Ucraina, Shevchenko era stato nominato “il presidente della Repubblica ideale” per l’Ucraina.

Shevchenko
L’immagine sofferta di Andriy Shevchenko durante il suo accorato appello video (Foto ANSA)

Un uomo di successo, di specchiate qualità e di grande umanità. Ma Sheva di fare politica non ne aveva alcuna intenzione, soprattutto in un paese dominato purtroppo dal problema della corruzione.

Shevchenko chiede la tregua

E così quando gli avevano chiesto se avrebbe davvero voluto fare il presidente della Repubblica, l’ex attaccante del Milan rispose con stile: “Sono un uomo di sport, sono a disposizione per qualsiasi incarico si renda necessario”. Gli proposero di fare il ministro dello sport. Rifiutò. Ma si prestò (gratuitamente) come consulente.

Suo un progetto dedicato alle scuole calcio e alla realizzazione di academy nazionali in tutto il paese. Poi quando arrivò la chiamata per diventare CT non poteva dire di No. E Shevchenko è stato il primo tecnico a portare l’Ucraina alle eliminatorie dirette di un grande torneo conquistando i quarti di finale dell’ultimo Europeo.

“Alzate la voce per chiedere pace”

Shevchenko era stato uno dei primi personaggi illustri a chiedere una tregua, immediata, e a impegnarsi per la realizzazione di corridoi umanitari che togliessero dal fuoco dei militari e dai bombardamenti vecchi, donne e bambini. Ne aveva parlato, in lacrime, anche da Fabio Fazio in una lunga intervista davvero emozionante. La guerra continua. E lui, senza alzare la voce e senza proclami, chiede agli uomini di guerra di fare la pace… “Sono preoccupatissimo perché mi dicono che la situazione sta diventando sempre più grave di giorno in giorno – dice Shevamancano farmaci, cibo e in molte città non c’è acqua potabile e non c’è corrente. Con alcuni amici stiamo cercando di ospitare quante più persone possibili qui in Inghilterra, anche nelle nostre abitazioni, ovunque sia possibile. Ma uscire dall’Ucraina è difficilissimo. La mia famiglia è ancora a Kiev, anche mia mamma che ha avuto problemi di salute molto seri”.

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Shevchenko fotografato a Londra durante una manifestazione per la pace (Foto ANSA)

Da uomo di sport Shevchenko chiede ad altri uomini di sport di impegnarsi: “Stiamo raccogliendo soldi, cibo e fondi da destinare soprattutto ai bambini, in particolare quelli ricoverati in ospedale. Ma quello che chiedo a tutti gli amici e colleghi che vivono e giocano in Russia è di non nascondersi, di fare ascoltare la loro voce, di dire che quello che sta accadendo è sbagliato. Chiedo a tutte le persone giuste di alzare la voce: ci sono vittime che stanno morendo in modo ingiusto e crudele. Tutti dobbiamo e possiamo fare qualcosa. A cominciare dal dire… basta”.

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