Allegri-Juventus: è quasi finita, ma a chi serve questo teatrino sul futuro?

La Juventus di Max Allegri è arrivata in finale di Coppa Italia, seppur faticando. E, con la stessa fatica, si sta trascinando alla fine della stagione in cerca di una qualificazione alla prossima Champions. La sensazione è che né squadra né società siano più dalla parte del tecnico. E, a prescindere dalle dichiarazioni di facciata da parte di Giuntoli, l’avventura dell’Allegri 2 alla Juventus sembra essere arrivata al capolinea. Una situazione che non fa altro che innervosire tutto l’ambiente. Squadra e tifosi non vivono questo finale con serenità. E forse nemmeno lo stesso Allegri consapevole di avere un destino segnato è davvero sereno.

Un inutile teatrino

Che la costante conferma del livornese sia frutto di una scelta comunicativa lo dicono certe dichiarazioni di Giuntoli, ma anche dello stesso Allegri. Il tecnico e il DS si alternano nel ribadire che si incontreranno, quando la stagione sarà finita per confrontarsi. Nel frattempo dietro le quinte, il dirigente è attivissimo nella ricerca di un nuovo allenatore. E nel pre partita contro il Cagliari ha persino affermato che non fosse necessario discutere di rinnovo nonostante una scadenza a giugno 2025.

Tutti segnali chiari, chiarissimi che la Juventus saluterà Allegri. Ma perché non annunciarlo subito? Questo teatrino sembra innervosire tutti. E forse mantenere questo segreto di Pulcinella crea più nervosismo che altro. Rendere pubblico il futuro in questo clima forse sarebbe la scelta migliore.

Juventus, chi dopo Allegri?

La sensazione sempre più netta è che, per il dopo Allegri, la Juventus abbia deciso di affidarsi a Thiago Motta. Ancora nulla di ufficiale o ufficioso. Ma tutte le strade sembrano portare a questa conclusione. L’italo brasiliano non ha ancora prolungato l’accordo col Bologna e il suo futuro potrebbe essere veramente a Torino. Il tecnico, grazie alla scadenza a giugno, è libero di salutare senza problemi.

Ma finché sia Bologna che Juventus non saranno certe dell’approdo in Champions League, l’impressione è che nulla si muoverà. Almeno pubblicamente.

 

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