Parcometro, brutte notizie: bocciato il ricorso di un cittadino

Parcometro, brutte notizie: bocciato il ricorso di un cittadino. La Corte di Cassazione respinge l’istanza di un automobilista che non aveva gli spiccioli necessari a saldare il parcheggio a pagamento

Anche senza spiccioli e monete in tasca, la tariffa del parcheggio a pagamento va onorata comunque. E anche se il parcometro non accettasse banconote o carte di credito, non è una buona ragione perchè l’automobilista si senta sollevato dal pagamento obbligatorio previsto in aree delimitate dalle strisce blu. Per qusta ragione la multa comminata in questo caso è più che legittima. A stabilirlo è la Corte di Cassazione con l’ordinanza numero 277 del 2022, che ha dichiarato inammissibile il ricorso contro la sanzione presentato da un automobilista toscano.

Parcometro
Parcometro (Ansa)

Questi aveva rifiutato di pagare la multa ricevuta per il mancato pagamento della sosta su strisce blu del suo veicolo, in quanto i parcometri posizionati in loco dal Comune non accettavano banconote o carte di credito, ma solo monete, di cui in quel preciso istante era evidentemente sprovvisto. Nel pubblicare e commentare la sentenza sul web, gli esperti del periodico specializzato All-In Giuridica di SEAC, ricordano che ‘in tema di sanzioni amministrative vige il principio per il quale basta la prova della condotta commissiva od omissiva contemplata nella norma‘.

Parcometro, la sentenza della Cassazione è una doccia gelata: respinti tutti i ricorsi

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Parcheggio (Ansa)

In questo caso specifico poi, l’automobilista non poteva essere scusato per il mancato pagamento del parcometro in quanto non aveva assolto in giudizio l’onere di dimostrare come “prova della buona fede” di aver fatto tutto il possibile per pagare quanto dovuto all’amministrazione comunale per la sosta del suo veicolo entro le strisce blu. La semplice mancanza di monete, quindi, non può essere opposta come scusante. Ne consegue che tutti i ricorsi dello stesso tenore che molti automobilisti hanno inoltrato nel corso del tempo sono destinati a subire lo stesso destino: ovvero, la sonora bocciatura da parte della Cassazione.

C’è chi ha risolto il problema dei parcheggi a pagamento adottando soluzioni decisamente più drastiche, come l’acquisto di un’automobile elettrica o ibrida. I veicoli con queste caratteristiche infatti consentono ai loro legittimi proprietari di parcheggiare gratuitamente anche nelle aree con le apposite strisce blu. Una soluzione che sempre più cittadini stanno adottando.

 

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