Francesco Totti, quel giorno poteva cambiare tutto: il racconto da brividi dell’ex Capitano

Per Francesco Totti la storia sarebbe potuta essere ben diversa, spunta un retroscena incredibile: ecco il giorno che poteva cambiare tutto.

L’ex capitano della Roma avrebbe potuto vivere ben altra storia se solo non fosse arrivato quel giorno: il retroscena è da brividi, se le cose fossero andate diversamente sarebbe stato tutto diverso.

Francesco Totti, storico capitano della Roma [Credit: LaPresse] - Sportitalia
Francesco Totti, storico capitano della Roma [Credit: LaPresse] – Sportitalia
Uno dei casi più eclatanti di completa unione tra un giocatore ed una squadra è quello di Francesco Totti. Il Pupone è stato più di un semplice numero 10, più di un semplice capitano, è stato la storia della Roma, un calciatore così identificato con la realtà in cui è cresciuto ed ha sempre giocato, da meritare il rispetto incondizionato di qualsiasi tifoseria e gli apllausi sinceri di compagni ed avversari.

L’ex capitano dei giallorossi non sta di certo vivendo un momento facile della sua vita, con la separazione in corso con la sua storica compagna Ilary Blasi e tutte le vicende giudiziarie che stanno dominando la scena del gossip calcistico. Eppure, anche adesso, il sostegno che i tifosi stanno dando al loro simbolo è incondizionato e immutato rispetto al passato, un amore che va oltre ogni storia extracampo.

La storia di Totti con la Roma è conosciuta da tutti, è qualcosa che ha emozionato intere generazioni di tifosi e che ancora oggi è oggetto di forte ammirazione eppure, ha spesso rischiato di subire cambiamenti: uno in particolare è stato sventato da un incredibile retroscena.

Due gol che hanno cambiato la storia: 25 anni dopo, il retroscena spiazza tutti

Un giocatore della classe e del talento di Francesco Totti, come normale che sia, durante tutta la sua lunga carriera ha ricevuto tantissime offerte da top club europei, ma lui, romano e romanista, pur tra qualche tentennamento in gioventù, è sempre rimasto fedele al giallorosso.

Di tutte le voci, più o meno note, che volevano il Pupone lontano dalla Capitale, quella del suo addio nel 1997 per approdare alla Sampdoria è forse stata quella più concreta: ad evitare il trasferimento un vero e proprio colpo di fortuna.

Un'immagine di Totti risalente al settemebre del 1997 [Credit: ANSA] - Sportitalia
Un’immagine di Totti risalente al settemebre del 1997 [Credit: ANSA] – Sportitalia
E’ il febbraio del 1997, un giovane Totti, non ancora simbolo del popolo giallorosso, è in piena lotta con il mister Carlos Bianchi, pronto a lasciarlo partire per far spazio a Litmanen, talento dell’Ajax. L’allora numero 17 è ormai ad un passo dalla sponda blucerchiata di Genova quando, a causa di un’incredibile non convocazione con la Nazionale under 21, il Pupone si trova a giocare il triangolare amichevole “Città di Roma” contro Borussia Monchegladbach e i già citati lancieri olandesi. La storia cambia proprio qui: il capitano fa due gol e conduce la sua squadra alla vittoria del torneo, iniziando la sua mitica storia capitolina.

Dopo quelle due gare, l’allora presidente Sensi dirà Totti è la Roma, bloccando il suo passaggio alla Samp e portando poi all’esonero mister Bianchi, troppo in diatriba con il giovane talento per rimanere alla guida della squadra. Chissà se quel giorno non fosse andato così che cosa sarebbe successo, di sicuro i tifosi giallorossi non rimpiangono quei due gol.

 

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