Mondiali 2022, che batosta per due top player: non sono stati convocati

Si avvicina l’inizio dei Mondiali 2022 in Qatar. Alcune nazionali hanno già comunicato l’elenco ufficiale dei convocati e non sono mancate le sorprese

Dieci giorni, il conto alla rovescia è ufficialmente partito per Qatar 2022, il primo (e forse unico) Mondiale di calcio che si disputerà in autunno-inverno dal 20 novembre al 18 dicembre.

Liverpool
(Ansa Foto)

A pochi giorni dal via, alcune delle Nazionali partecipanti hanno già comunicato l’elenco dei convocati e non sono mancate le sorprese nelle scelte dei commissari tecnici che hanno decretato l’addio al Mondiale di alcuni calciatori che, fino alle convocazioni stesse, sembravano certi di disputare Qatar 2022.

Cominciamo dal Brasile. Il c.t. Tité prima di ufficializzare i 26 che difenderanno i colori verdeoro in Qatar aveva dichiarato di non riuscire a dormire, tanti erano i dubbi da sciogliere. Alla fine le scelte sono arrivate con un’esclusione eccellente, quella di Roberto Firmino. 

All’attaccante del Liverpool, presente a Russia 2018, sono stati preferiti altri due colleghi di reparto, entrambi dell’Arsenal capolista in Premier League, ovvero Gabriel Martinelli e Gabriel Jesus, quest’ultimo alla prima stagione con i Gunners dopo le annate al Manchester City.

Una convocazione, quella di Martinelli, che ha sorpreso anche Neymar come testimonia il video pubblicato sui social, nel quale si vede l’attaccante del PSG sgranare gli occhi quando Tite, in diretta tv, pronuncia il nome del collega dell’Arsenal.

Mondiali 2022, le scelte di Deschamps per la Francia

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Mike Maignan (La Presse)

Alla stregua del Brasile, anche la Francia, campione del Mondo in carica ha ufficializzato le convocazioni con una settimana di anticipo rispetto al termine stabilito ovvero il 13 novembre.

Il c.t. Deschamps ha dovuto rinunciare a due dei protagonisti di Russia 2018 ovvero Paul Pogba e N’Golo Kanté, entrambi infortunati. Fuori dai convocati anche Mike Maignan. Il portiere del Milan non è riuscito a recuperare dall’infortunio che gli è capitato proprio in Nazionale, a settembre, durante il match di Nations League contro l’Austria.

Una lesione al polpaccio cui è seguita una ricaduta nelle scorse settimane quando il portiere sembrava pronto al rientro con il Milan, al punto da annunciarlo in diretta nel corso della premiazione del Gran Galà del Calcio AIC.

Se Maignan resterà a Milanello per recuperare e allenarsi con i rossoneri, un altro milanista, oltre a Hernandez, sarà ancora presente al Mondiale ovvero Olivier Giroud. Deschamps ha premiato il grande inizio di stagione dell’attaccante, riservandogli un posto in un attacco affollatissimo nel quale figurano Mbappé, Griezmann, Benzema, Dembele e Nkunku.

Nulla da fare anche per un altro calciatore del Milan, Fikayo Tomori, escluso dai convocati dell’Inghilterra diramati stamane dal c.t. Southgate. Un’assenza che farà certamente discutere, considerato che già in altre circostanze, la stampa inglese aveva criticato l’assenza del difensore milanista da altri match della Nazionale dei Tre Leoni.

Il Senegal in apprensione per Mané

Potrebbe non esserci a Qatar 2022 anche Sadio Mané. L’attaccante del Bayern Monaco, uomo simbolo del Senegal vincitore della scorsa edizione della Coppa d’Africa, ha subito un infortunio al tendine del ginocchio nel corso del match di campionato contro il Werder Brema.

L’Equipe dà per certa la sua assenza al Mondiale ma si attendono ulteriori esami per la diagnosi definitiva. Per Mané una beffa atroce. L’attaccante tiene tantissimo alla Nazionale. Lo conferma una sua dichiarazione a margine della Coppa d’Africa in Egitto nel 2019 nella quale disse di preferire una vittoria del suo Senegal a quella della squadra di club in cui milita.

Dubbi che sanno ormai di certezza anche per Marco Reus. Sfortunatissimo il trequartista tedesco che ha subito l’ennesimo infortuno della carriera, stavolta alla caviglia, che con tutta probabilità lo escluderà dalle scelte del c.t. Flick. Reus – lo ricordiamo – ha saltato anche il Mondiale 2014 in Brasile vinto proprio alla Germania in finale contro l’Argentina.

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