Ritiro Nadal, la risposta è chiara: i tifosi lo dovranno accettare

Ritiro Nadal, la risposta è chiara: i tifosi lo dovranno accettare. Il campione spagnolo spiega cosa dobbiamo aspettarci dal suo futuro

Non c’è solo l’eterno confronto tra Messi e Maradona, rinvigorito dalla fresca vittoria ai Mondiali dell’Argentina, a popolare le discussioni tra i tifosi. Perché anche quelli che seguono il tennis, almeno negli ultimi 15 anni, hanno dovuto scegliere tra Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic.

Ritiro Nadal risposta
Ritiro Nadal, la risposta è chiara (Sportitalia.it)

Campioni che hanno segnato per sempre la storia di questo sport e che casualmente sono esplosi quasi negli stessi anni, dando vita ad una rivalità appassionante ma che non continuerà. Il ritiro ufficiale di Federer, comunicato alla Laver Cup di Londra lo scorso settembre, ha chiuso di fatto un’era e lasciato ‘orfani’ i due grandi rivali.

Qualcuno ha temuto che Rafa Nadal, devastato fino alle lacrime per l’addio di quello che è stato suo grande avversario ma da tempo è anche un suo grande amico, potesse seguirlo nella decisione. Perché nelle ultime due stagioni più volte lo spagnolo è stato fermato da problemi al piede diventati cronici e sembrava ad un passo dalla decisione finale.

Invece ha scerlto di andare avanti, i risultati nel 2022 sono statui dalla sua parte e ha firmato anche due record storici. La quattordicesima vittoria al Roland Garros, record praticamente impossibile da battere, e la novecentesima settimana in Top 10. Da questo ripartirà, perché come ha confessato al quotidiano spagnolo Marca almeno per ora non ha voglia di smettere.

Ritiro Nadal, la risposta è chiara: la grande rivalità con gli altri fenomeni

Rafa Nadal, per sgombrare subito il campo da qualsiasi dubbio, ha affrontato la questione del più grande di sempre. “Non è facile da definire perché ognuno ha argomenti per sostenere un giocatore al posto di un altro. Alla fine conta che io, Federer e Djokovic abbiamo fatto molto di più di quello che sognavamo. Abbiamo raggiunto numeri mai toccati prima nel nostro sport, quindi noi tre entreremo nella storia del tennis. E ci siamo spinti al limite l’uno con l’altro, altrimenti nessuno di noi sarebbe arrivato a 35 anni competitivo”.

Lui nel 2022 lo è stato alla grande, tornano a vincere gli Australian Open a gennaio prima di entrare nella leggenda sulla terra di Parigi. Eppure non sono mancati i problemi fisici: il Covid a gennaio subito prima degli Australian Open, al costola rotta nella semifinale di Indian Wells contro Alcaraz. Alla fine però è stato più forte di tutto.

Federer Nadal e Djokovic
Federer Nadal e Djokovic (Sportitalia.it)

Ma quando ha pensato che fosse veramente finita? “Sono partito da Roma zoppicando. Se i medici non avessero trovato una soluzione per anestetizzare il nervo del piede non avrei potuto vincere il Roland Garros. Sono arrivato a Parigi con una preparazione scarsa ma ho giocato bene quando serviva”. Certo, il grave infortunio di Zverev in semifinale lo ha aiutato e lo riconosce pure lui ma conta solo il risultato.

“Dopo il Roland Garros ero felice, anche se temevo di dovermi ritirare se non avessi trovato una soluzione stabile per il piede, non potevo continuare con quei dolori. Invece la nuova cura ha funzionato e così a Londra ho giocato bene prima di farmi male agli addominali”.

Ritiro Nadal, non è ancora arrivato il momento: essere diventato padre ha cambiato tutto

Ora dopo aver staccato per qualche settimana con il tennis giocato è pronto per ripartire e lo farà tornando da campione in carica a Melbourne. Ai suoi tifosi però manda soprattutto un messaggio chiaro: “Non vedo ancora il mio ritiro. Quello di Roger è stato un giorno triste ed emozionante allo stesso tempo. Lui è una icona dello sport. Non lo vedo per un semplice fatto: non sono una persona che cerca di prevedere o preparare il futuro, perché le cose cambiano velocemente”.

Rafa Nadal pronto
Rafa Nadal è pronto per il 2023 (Sportitalia.it)

Così come è cambiata la sua vita da quando è diventato padre subito dopo gli US Open, tre mesi fa. Il primo figlio lo ha cambiato veramente: “Sono felice e mi godo una nuova tappa della vita. Ho sempre pensato che sarei diventato padre a fine carriera ma, per fortuna, la mia carriera è durata molto più a lungo di quanto mi aspettassi”.

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