Spalletti e Inzaghi: calcio alla cultura del sospetto

Un calcio al malcostume italiano ed alla cultura del sospetto ad ogni costo. Luciano Spalletti ha inaugurato questo apprezzabile clima controcorrente, evitando ogni alibi preconfezionato e rigettando le allusioni proposte in conferenza stampa rispetto alla provenienza dell’arbitro Sozzadi Seregno, designato per dirigere il big match del Meazza tra Inter e Napoli. Una presa di posizione che si riassume efficacemente nelle dichiarazioni del tecnico capolista, che manifesta anche a livello mediatico un carisma che valica le frontiere del tifo e del retro pensiero: “Dobbiamo comportarci meglio tutti, pensare in maniera corretta tutti ed eliminare questo modo di pensare”. Un punto di vista che fa il paio con quello della controparte, ovvero l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, che dal canto suo rincara la dose: “Il calcio dovrà sempre migliorare, sarà un giorno fantastico quando noi allenatori e addetti ai lavori non guarderemo più l’arbitro che andrà a dirigere la nostra partita”.

Certamente il modo migliore per introdurre un match spettacolare e potenzialmente decisivo per determinare buona parte del cammino delle due squadre ai vertici del campionato.

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