Maldini e quella carta bianca che non c’è. Costo zero: gli obiettivi delle italiane. L’ottimismo della Juve: un mese al ribaltone

Una società che funziona bene, quale si sta dimostrando il Milan, è caratterizzata da una filiera di rapporti interni delineati ma molto sottili. Spesso e volentieri il controllo è capillare, e dal punto di vista economico e di bilancio questo comporta una situazione adamantina che si pone come uno degli esempi più virtuosi partoriti dal nostro movimento calcistico. Allo stesso tempo però, questa scala gerarchica rischia di rallentare lo sviluppo definitivo volto alla massima competitività in senso assoluto, tra l'Italia e l'Europa.

In questo scenario si infila la volontà di Paolo Maldini, che come manifestato la scorsa primavera post scudetto e pre rinnovo, gradirebbe usufruire di totale carta bianca in relazione agli investimenti sportivi da programmare, magari alzandone il livello dal punto di vista economico.

Tutte le operazioni in Casa Milan, invece, devono essere vagliate ed autorizzate dalla proprietà senza concedere alla dirigenza quella libertà di movimento che permetterebbe allo stesso Maldini ed alla sua collaudata equipe di puntare allo step successivo. Niente di compromesso, beninteso, gli ultimi risultati promettono di riportare alto il livello di serenità, ma qualche tensione latente va comunque messa in conto.

Altro capitolo è quello dedicato al mercato, che in ossequio ad un momento economico complicato vedrà diverse squadre andare alla ricerca di occasioni che potrebbero risolvere problemi attuali senza sborsare un solo euro a livello di costo di cartellino. E' noto che l'Inter debba rifondare la difesa, e che tra i nomi graditi ci sia quello di Ndicka che tuttavia è seguito ed apprezzato anche da numerosi altri top club europei. Ancora nulla di concreto ma giri d'orizzonte con vista su giugno sui nomi più invitanti. Naby Keita del Liverpool piaceva ai nerazzurri prima che i Reds spendessero 60 milioni di euro per farlo proprio e i milanesi ora non lo stanno valutando, soprattutto Marcus Thuram è un nome che in casa Inter potrebbe tornare attuale dopo la corte di un paio di estati fa, ora che il suo contratto con il Borussia è destinato ad esaurirsi.

Anche la Roma è molto attiva sul fronte difensivo: come abbiamo riportato nei giorni scorsi i giallorossi si stanno muovendo con decisione sul profilo di Caglar Söyüncü. Il contratto del turco con il Leicester scade a giugno, i capitolini stanno cercando di comprendere i numeri eventuali per un'operazione che in caso di permanenza di Mourinho sarebbe sposata anche dal tecnico portoghese. La concorrenza principale da battere è quella dell'Atletico Madrid che si è mosso con grande anticipo: in casa capitolina sono convinti di potercela fare.Esattamente come conta di fare il Napoli con Adama Traore del Wolverhampton: Giuntoli ha anticipato i tempi da almeno un paio di mesi e questo potrebbe fare la differenza.

Infine un passaggio inevitabile sulla Juventus, soprattutto nelle ore consecutive alla presentazione del ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. Come raccontiamo da ormai quasi un mese, le speranze di ribaltone sono molto concrete. Soprattutto in virtù di quelle che i legali bianconeri hanno descritto alla stregua di storture giuridiche che potrebbero trovare come prima conseguenza l'annullamento della penalizzazione, con conseguente ridiscussione del caso alla Corte Federale.

Di lì in poi per la Juve potrebbe partire quella corsa alla programmazione che fino a questo momento è stata oggettivamente impossibile da portare avanti. In attesa delle evoluzioni legate a questo e soprattutto agli altri processi che vedono proprio la Juventus coinvolta.

 

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