Alla Roma basta Mancini per battere una Juventus ferma al palo

Roma-Juventus è stata la più classica delle partite a scacchi e alla fine è stata la mossa di un alfiere a deciderla. Il destro potente e preciso di Mancini punisce la Juventus. Per i bianconeri atteggiamento troppo accorto e pure sfortunato a prendere ben tre pali, ma colpevole di aver creato comunque poco contro una Roma che le ha lasciato totale controllo della gara. La squadra di Josè Mourinho vince e fa un bel balzo avanti in classifica. La forza di questa Roma è la difesa ermetica dell’Olimpico che rimane a quota 5 gol subiti in 12 partite finora disputate in casa.

ROMA ACCORTA, JUVENTUS SFORTUNATA

Nella prima frazione il controllo della partita è della Juventus, mentre la Roma si limita a schermare la zona centrale e non finire due contro uno sulle fasce. La gara è bloccata, soprattutto grazie alla mossa di Mourinho di piazzare il trio Pellegrini, Dybala e Wiijnaldum su Locatelli, Alex Sandro e Danilo, costringendo la Juve a portare palla per vie centrali, senza farla muovere velocemente.

La squadra di Allegri non trova sbocchi la posizione di Di Maria è oscurata dai due mediani. L’argentino col 22 svaria, ma non trova lo spazio per inventare. Alla fine della frazione è Danilo che si incarica di crossare dalla trequarti. La palla sul secondo palo arriva a Rabiot che schiaccia a terra ma Rui Patricio e il palo gli negano il gol.
Il legno di Rabiot è un segnale sulla partita della Juventus.

MANCINI LA SBLOCCA, KEAN PERDE LA TESTA NEL FINALE

In avvio di ripresa la Juventus accelera, ma al 53° la sblocca Mancini che liberato dai 30 metri fa partire un diagonale imprendibile per Szczesny coperto da tanti calciatori. Per la Juventus comincia l’arrembaggio molto confuso per dire la verità. La Juve riesce più volte a creare spazi e superiorità ma puntualmente sbaglia qualcosa o viene fermata prima che possa fare male a Rui Patricio. Ad aggiungersi a queste difficoltà ci pensa il legno alla destra dell’estremo difensore portoghese colpito ben due volte, senza successo.

L’epilogo arriva al minuto 90, quando Kean, che ha sostituito Cuadrado da meno di un minuto, viene strattonato da Mancini e reagisce con un calcione all’ex Atalanta. Rosso per Kean, Juventus in dieci e recupero che scorre via senza reali occasioni da entrambe le parti.

La partita a scacchi che probabilmente Mourinho e Allegri avevano preparato fin nei dettagli. Ora per entrambe testa all’Europa League, giovedì sera: Real Sociedad per la Roma e Friburgo per la Juventus.

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