ESCLUSIVA SI Il Rotonda ritorna in serie D, il Pres: “Il nostro habitat naturale”

"Non ha spigoli una rotonda. Se non cambi tu non sarà lei a farti sbattere. Contro un muro di gomma. Torni indietro non devi mai farti abbattere": riprendendo la canzone di Thasup e Tiziano Ferro si può assistere al cambiamento repentino di un Rotonda in formato Serie D, con un Presidente sicuro della direzione presa da diverso tempo, certo del percorso intrapreso nonostante le avversità che si sono presentate durante la sua gestione. Il Rotonda ha vinto con merito il Campionato di Eccellenza Lucana con due gare d'anticipo frutto di 23 vittorie e 3 pareggi in 28 giornate, con 77 gol fatti e soltanto 15 subiti.    

Di seguito le dichiarazioni del Presidente Franco Bruno. "Oggi sono arrivato alla considerazione che il mondo del calcio è sotto diversi aspetti molto deludente, soprattutto perché non ci sono investimenti nei settori giovanili e di conseguenza non emergono nuovi talenti per la nostra nazionale, tant’è che si ricorre spesso a naturalizzare calciatori oriundi (peraltro di basso-medio profilo). Vi è, inoltre, un minutaggio nei campionati professionistici a dir poco ridicolo. Questo, al giorno d’oggi, è il calcio".

Dalla retrocessione, al ritorno in Serie D passando per il futuro del Rotonda.

Purtroppo io sono stato proprio all’“inferno”, a causa di una retrocessione dalla Serie D ai playout, con 8 punti di penalizzazione e 3 anni di squalifica a me comminati per non aver commesso nulla di ciò che mi accusano. L’unica mia soddisfazione è che il Procuratore Federale dei fatti è stato destituito.

Altra nota dolente, la Giustizia Sportiva. Il ritorno in Serie D non mi ha dato nessuna emozione particolare perché il nostro habitat naturale è la D, quest’anno non ha assistito a nessuna partita ed ho pensato a gestire le mie attività. Non so se continuerò, ma se continuerò, continuerò per la Serie C, sulle orme del Picerno".

Di seguito le parole dell'allenatore Daniele De Marco:

"Emozioni forti perchè è la prima volta in cui ho vinto un campionato di Eccellenza e approdare in Serie D. L'ho fatto con la squadra del mio Paese e quindi è un'emozione ancora più forte. Quando mi ha chiamato il Presidente, la priorità era un campionato importante con una squadra giovane e che avesse fame. Sul mercato ci siamo mossi in questo modo. Purtroppo non è andata così all'inizio, perchè i primi acquisti che abbiamo fatto (Santamaria, Fanelli e Lautaro Garcia, ndr.) sono quelli che sono stati fuori per diversi tempo, tra infortuni e problemi di transfer. Una volta avuto tutti i ragazzi a disposizione con l'aggiunta di Pizzoleo e Martinez, la squadra si è coesa e dalla sconfitta di Venosa alla settima giornata, abbiamo fatto 20 risultati utili di fila (18 vittorie e 2 pareggi, ndr.) con svolta alla partita contro il Ferrandina, dove abbiamo vinto per 3-2. Gruppo unito, abbiamo superato diverse difficoltà: devo ringraziare i ragazzi in primis, non è facile sotto pressione. Ad un certo punto della stagione, avevamo l'obbligo di vincere il campionato per la società e il presidente che non ci ha fatto mancare nulla".

Obiettivi futuri

"Il Rotonda ritorna in Serie D, ma dobbiamo essere chiari: è un habituè grazie alla passione del Presidente, perchè permette a questa città di stare con piazze importanti. La Serie D sarà un'altra cosa, parliamo di professionismo. Non ho avuto modo di incontrare la società, mi hanno fatto i complimenti. Le mie sensazioni sono quelle di continuare con il Rotonda, ma ancora non ho avuto modo di sentirmi con il Presidente e con il Direttore Paladino, per la conferma ufficiale. Dobbiamo ricordare una cosa però, il Rotonda l'anno scorso è si retrocesso, ma complice una penalizzazione, in quanto sul campo si era salvato. Ripartire da una buona fetta dei ragazzi di quest'anno, con la stessa voglia, determinazione, aggiungendo qualche elemento che conosce bene la categoria, senza sbagliare la scelta degli under".

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