Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato alla consegna del Premio Bearzot a Luciano Spalletti: “Se le regole del calcio fossero diverse forse lo scudetto lo avremmo portato a Napoli già altre volte. A fine stagione sarà una super festa. Spalletti resterà a Napoli”.
Qualche big in partenza, a fronte di offerte faraoniche? “C’è sempre la proposta indecente…i numeri li fanno gli altri. Noi aspettiamo. Sono dei ragazzi straordinari. I miei contratti sono unici, vengono dal cinema, quindi nessuno si muove se noi diciamo di no. Vedremo”, ha dichiarato il numero uno dei partenopei.
Soffermandosi, ancora, sulla politica del calcio: “Fifa e Uefa? C’è una bella serie tv che molti ignorano sulla quale bisognerebbe investigare. Quello che è successo per 20 anni non è detto che sia finito ed è gravissimo. Noi lavoriamo per i nostri tifosi che non vengono solo allo stadio ma ci sono anche quelli che seguono il calcio nello stadio virtuale”.
C’è anche un retroscena su Allegri: “Sono felice per il premio vinto da Spalletti. La mia è stata una felice intuizione. Ho dovuto depistare tutti. Gattuso in quel momento non si sentiva bene e andai a Milano al Bosco Verticale per incontrare Spalletti, che avevo sentito già prima che andasse alla Roma e disse di no. Venne ad aprirmi e gli dissi: Luciano ho un grosso problema, se non si dovesse sentire bene Gattuso ho bisogno di te. E lui: no, a giugno vengo. Alla fine gli strappai un sì anche per l’immediato se fosse servito. Poi siamo andati avanti fino a giugno perché sono un gentiluomo e non ho voluto segare Gattuso. Forse sarei andato prima in Champions se l’avessi fatto. Nel frattempo per depistare tutti passai per Conceicao, per Allegri che venne per quattro volte a farmi lezione di calcio nei miei uffici e poi alla fine venne il bravo Luciano a riportarci tra i primi tre in Italia e anche quell’anno, lo scorso, poteva accadere qualcosa di diverso“.