Schumacher, Toto Wolff al veleno: “Non lo avrebbe trattato in quel modo”

Le parole di Toto Wolff sono molto dure, ma tanti tifosi sono d’accordo con lui: c’entra anche Michael Schumacher.

Certamente la F1 è uno sport dove le cose non si mandano a dire. I piloti, ma anche gli addetti ai lavori, escono spesso allo scoperto, talvolta sorprendendo la stessa stampa. Lo stesso vale per i Team Principal. Tra loro, uno di quelli che fa sentire spesso la sua voce, è il numero uno del box Mercedes, Toto Wolff.

Toto Wolff su Mick e Michael Schumacher
Michael Schumacher (sportitalia.it – Ansa foto)

Wolff è solito dire la sua senza peli sulla lingua, dei suoi colleghi, e spesso uno di loro è l’obiettivo principale: il numero uno Red Bull, Christian Horner. Stavolta però, le attenzioni dell’austriaco si sono soffermate su un altro collega, per un comportamento in particolare. E così, l’ex pilota che ha vissuto anche in Italia, ha detto la sua senza sconti, a proposito di Günther Steiner.

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Le domande che vengono fatte ai protagonisti all’interno del prodotto Netflix, Drive to Survive, sono sempre studiate e molte volte fanno venir fuori delle dichiarazioni interessanti. Ed è quello che è successo con il direttore esecutivo della Mercedes, quando ha parlato del caso Steiner-Mick Schumacher. Adesso, Mick è proprio il terzo pilota della scuderia tedesca e praticamente, è finito sotto l’ala protettrice di Toto.

All’interno della puntata dedicata alla Haas, l’austriaco esprime la sua opinione su come sia stato trattato il giovane tedesco ed ammette che secondo lui, con un Michael Schumacher nei box, Steiner non si sarebbe mai permesso di trattarlo così male. La cosa è continuata con Wolff che ha parlato anche al Blick, un quotidiano svizzero, dove ha spiegato ancora una volta che quella era la sua posizione. Con il campione ex Ferrari nelle vicinanze, Mick sarebbe stato trattato meglio.

Toto Wolff su Mick e Michael Schumacher
Toto Wolff (sportitalia.it – Ansa foto)

Adesso il classe ’99 ha una posizione in una scuderia importante come quella dove ha corso anche il padre, Wolff specifica subito: “Se uno dei nostri piloti prende il Covid o si infortuna, Mick sarà sulla Mercedes! Punto, fine della discussione”. Un bel modo per fargli capire che la scuderia crede in lui. Cosa che servirà molto a Mick, dopo che in Haas, avrebbero potuto fare di meglio per non intaccare la sua psicologia. Il figlio d’arte, comunque, ha ammesso al termine dello scorso campionato che non avrebbe cercato un posto altrove ma che a lui interessa solo la Formula 1. Il futuro quindi è ancora tutto da costruire.

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