La Formula 1 ha vissuto attimi di terrore a Baku, con la FIA che è finita sotto accusa per quella che poteva diventare una strage
Il Gran Premio dell’Azerbaijan ha visto la vittoria di Sergio Perez, davanti al compagno di squadra Max Verstappen e alla Ferrari di Leclerc. Qualcosa però poteva andare veramente storto.
Il Gran Premio dell’Azerbaijan, sul circuito cittadino di Baku, ha mostrato un bello spettacolo, con un esito simile a quello delle prime tre gare ma con uno svolgimento diverso. La Formula 1 sta ritrovando la competitività della Ferrari, finalmente in grado di salire sul podio con Charles Leclerc (secondo nella Sprint Race e terzo domenica). Il pilota monegasco ha dato battaglia anche in gara, dopo aver centrato la pole, e ha confermato che qualcosa di buono c’è anche nel potenziale della tanto discussa SF-23.
In casa Red Bull, Perez ha confermato la sua attitudine per i tracciati cittadini, andando a sopravanzare (come avvenuto sabato) il compagno di squadra. Verstappen si è impegnato a fondo per tenere il suo passo, ma si è dovuto accontentare di una piazza d’onore che gli permette di rimanere in vetta alla classifica iridata per 6 punti (93 a 87).
Come spesso accade a Baku, l’ingresso della Safety Car ha rimescolato le carte in avvio di GP e a farne le spese, questa volta, è stato proprio il campione orange.
Formula Uno, strage sfiorata in pit-lane a Baku: Ocon poteva uccidere delle persone
C’è stato però un altro episodio che rischiava di rovinare i piani della Formula 1 e la sua immagine internazionale. Si perché nella pit lane di Baku si è sfiorata veramente la tragedia per un soffio. Il tutto si è verificato nel corso dell’ultimo giro della corsa, quando ormai i verdetti sportivi erano praticamente emessi.
Alcuni fotografi e membri dello staff della FIA si sono radunati sotto al podio per preparare i festeggiamenti. Il problema è che la gara non era ancora conclusa e un team in particolare, l’Alpine, doveva ancora smarcare un pit-stop obbligatorio per il cambio di mescola delle proprie gomme.
Il pilota francese è entrato nella corsia box e si è ritrovato davanti un manipolo di persone ad ostruirgli la via. Per fortuna la sua vettura aveva il limitatore inserito e schivare il gruppo di addetti ai lavori non è risultata impresa ardua, pur dovendo comunque perdere del tempo nel pit-stop.
La FIA, responsabile degli eventi che accadono nella pit-lane, non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito, ma si è avviata un’investigazione approfondita per capire cosa sia successo. Questi rischi non vanno corsi.