Juventus pragmatica, Milan tradito dai suoi talenti

Il big match della 9^ giornata tra Juventus e Milan ha premiato la squadra di Massimiliano Allegri. Una gara in cui i bianconeri si sono limitati al minimo sforzo per portarsi a casa tre punti fondamentali nella loro corsa al 4° posto, obiettivo dichiarato e riaffermato da settimane da tecnico e dirigenza. Il Milan invece deve subire il secondo ko del torneo, vittima della distrazione di Thiaw che ha cambiato completamente la partita.

JUVENTUS, MILAN CONTENUTO E TRE PUNTI IN CASCINA

La Juventus ha impostato la classica gara in cui contiene l’avversario non dando al Milan lo spazio in profondità. I bianconeri hanno saputo reggere sia grazie alla coordinazione del reparto difensivo, sia grazie all’abilità delle coppie sulle corsie di tenere sotto controllo gli esterni del Milan.
In avanti, Allegri ha azzeccato la scelta. Il lavoro fisico di Kean che ha lottato con Tomori e Thiaw e corso allungando tante volte la difesa rossonera. Lavoro che ha pagato, nonostante la poca ricercatezza della manovra offensiva dei bianconeri. I bianconeri sono andati in superiorità numerica proprio grazie ad uno scatto in profondità del numero 18 juventino.

La Juventus ha poi sfruttato una fortunosa deviazione di Krunic, addormentando poi la gara. Le note positive arrivano non solo dal risultato ma anche dai singoli. Szczesny ha compiuto un miracolo sul primo ed unico tiro del Milan. Rugani, nonostante sia stato schierato sul centrosinistra, ha fornito un’altra ottima prestazione. Altra nota positiva, infine, è quella che riguarda il debutto del classe 2005 Dean Huijsen.

MILAN, INGENUO E SFORTUNATO

Dal canto suo il Milan ha giocato una buona gara. Ha provato a mantenere il comando della gioco, senza sbilanciarsi. Tuttavia, ha lasciato spesso spazio alle spalle della difesa. E proprio in una quelle azioni, Thiaw si è fatto infilare da Kean e si è visto costretto al fallo.
Male nelle intenzioni il difensore tedesco, male il coordinamento del reparto. Thiaw ha provato un anticipo su Kean senza avere la copertura di Tomori e il fallo è stato automaticamente diventato un rosso. Il giovane ex Schalke è stato ingenuo, paradossalmente avrebbe fatto meglio a lasciar andare a rete il centravanti azzurro.

Il gol della Vecchia Signora è stato poi un evento sfortunato. Tuttavia, la formazione rossonera pur avendo controllato per la maggior parte della gara il ritmo del gioco e il possesso del pallone, sia in 11 che in 10, la qualità e la rapidità del giro palla non è stata soddisfacente.
Pulisic e Leão non sono mai stati messi nelle giuste condizioni per fare alla difesa della Juventus che ha portato disporre dell’attacco del Milan. Pulisic nei primi 40 minuti non è quasi pervenuto. Mentre Leão è stato imbeccato solo per sfidare in velocità la difesa bianconera, che però lo ha sempre raddoppiato. Troppo poco per fare male alla seconda difesa del torneo, pur rimaneggiata e priva di Danilo.

MILAN E JUVENTUS, OBIETTIVI FISSATI

Il secondo ko del torneo del Milan non cambia gli obiettivi dei rossoneri. Lo Scudetto è ancora il target stagionale della squadra di Pioli, come ribadito da Olivier Giroud. Certo, perdere i primi due scontri diretti con Juventus e Inter per il Milan non è il massimo. Ma, se il passo con le altre squadre rimanesse questo, il Diavolo ha le carte in regola per il titolo.
Ora per il Milan l’argomento principale su cui puntare la propria concentrazione è il girone di Champions League. Il Diavolo sarà impegnato nella doppia sfida col PSG e ottenere qualche punto contro i parigini sarebbe fondamentale per la qualificazione agli ottavi.

Scudetto a cui, invece, non pensa la Juventus. Giuntoli prima della gara e Allegri dopo hanno glissato sul tema e hanno ribadito che il 4° posto e il conseguente ritorno in Champions League. I bianconeri, comunque, tengono il passo delle prime due e rimangono a +3 sul Napoli. A gennaio, la Juventus farà i conti con la classifica e magari proverà a fare qualcosa sul mercato nel tentativo di giocarsi il titolo finto alla fine. Intanto, la prima sicurezza è quella che vede la Vecchia Signora sotto organico in mediana e “costretta” a fare un colpo a centrocampo per coprire la falla creata dai “ko” disciplinari di Pogba e Fagioli.

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