ESCLUSIVA SI Udinese, Walace: “Dopo il Milan la svolta. Critiche? Penso a lavorare”

Con l'arrivo di Gabriele Cioffi, l'Udinese ha avuto un rendimento importante dopo un inizio complicato di stagione. Tra i tanti calciatori che stanno cercando di tornare ai propri livelli c'è Walace, centrocampista brasiliano, che è stato intervistato in esclusiva da Sportitalia. Di seguito i botta e risposta con la nostra redazione, nel quale uno dei leader dello spogliatoio bianconero individua il momento in cui si è materializzata la svolta della stagione, e soprattutto si pone degli obiettivi ad ampio raggio che cercherà di conseguire e portare a termine grazie all'ausilio dei propri compagni di squadra e della nuova guida tecnica.

Dopo il Milan c'è stata una svolta?

"Sicuramente sì, dopo la sfida contro il Milan abbiamo fatto bene. Ho avuto una crescita personale anche contro il Monza, certo che la vittoria a San Siro ha cambiato tutto, non vincevamo da tanto tempo".

Cosa è cambiato con l'arrivo di Cioffi?

"Individualmente sto migliorando, ho avuto un problema al ginocchio ma ora sto molto meglio. La squadra è sempre stata bene, abbiamo fatto un buon precampionato. Ci sono stati diversi acquisti, ora il nuovo mister ci sta facendo capire come possiamo migliorare. Ora sta andando bene".

Ti aspettavi contro Milan, Atalanta e Monza prestazioni del genere?

"La personalità ci deve essere sempre, a prescindere dall'avversario. Abbiamo fatto bene, sono state tre partite giocate ad alta intensità, con ottima fisicità".

Un peccato la sosta in un momento del genere?

"Può essere, ma abbiamo avuto più tempo per lavorare e conoscere il nuovo allenatore".

A inizio stagione hai avuto qualche problema e sei stato criticato. Come hai reagito?

"Le critiche per i calciatori ci sono sempre, ho cercato di lavorare al massimo. Devo ascoltare cosa mi dice il mister e i miei compagni, bisogna lavorare".

Cioffi cosa ti ha detto?

"Di tornare a essere il Walace che tutti hanno conosciuto, un calciatore di fisicità che copre bene gli spazi".

Saranno dieci anni, a breve, dal tuo esordio nel calcio professionistico. Come sei cambiato in questo tempo?

"Sono cresciuto in tutti gli aspetti. Al Gremio sono stato felice, ero a casa. Sono cresciuto come persona e calciatore, ho più esperienza. Credo sia andata bene".

Hai vinto anche le Olimpiadi.

"Quell'anno è stato magnifico, abbiamo vinto con la Nazionale, indimenticabile".

Dopo la sosta cosa ti aspetti?

"Mi aspetto un ritmo ancora più alto, cattiveria. Contro la Roma sarà difficile, servirà l'atteggiamento giusto".

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