Formula 1, bocciatura senza appello: annuncio e bufera

Antico adagio: niente nuove, buone nuove. Nell’arena sportiva, la calma precede spesso il caos: e così è stato dopo le dichiarazioni al fulmicotone in Formula 1

Il mutismo equivale al piacere della novità. Ma nella competizione del mondo sportivo, la quiete spesso prelude al pandemonio: coloro che s’affacciano sul baratro, sospesi tra l’etere e il nulla, vorrebbero un’asserzione a loro favore, spezzando un silenzio altrimenti imbarazzante.

formula 1 scossa sin dalle fondamenta
La dichiarazione è a dir poco lapidaria (foto LaPresse) Sportitalia.it

Logan Sargeant, in bilico fin dall’inizio di questo ciclo temporale, ha raccolto con fatica un misero punto nel volgere del 2023, e ora il suo futuro nel 2024 si avvolge in un’aura densa di incertezza. Contro il nato nel duemila, si è scagliato Eddie Jordan. Figlio delle brume di Dublino, Jordan ha tessuto il suo destino afferrando la corona del karting irlandese nel 1971, per poi varcare la soglia della Formula Ford nel 1974.

Architetto e sovrano della Jordan Grand Prix, scuderia di Formula 1 attiva dal 1991 al 2005, Jordan ha orchestrato le note del suo gioco da commentatore di Formula 1 alla BBC, dal 2009 al 2015, danzando poi sotto i riflettori di Channel 4 dopo la ritirata della BBC nel 2016.

Nel febbraio di quell’anno, svelò la sua nuova vita da comparsa nel dramma di Top Gear. Un individuo di competenze salde, Jordan, noto al mondo per aver lanciato il giovane Michael Schumacher nell’arena della Formula 1, emette il suo giudizio incrollabile: “Il talento, innanzitutto, è un dono che non può essere mercanteggiato. Guiderebbe una vettura in Formula 1 se non portasse soldi? Assolutamente no”.

Un giudizio lapidario che non lascia spazio ad alcun appello

Jordan non può nemmeno garantire che la sua autovettura accoglierebbe il presunto talento di Logan Sargeant se dietro di lui sfilasse un corteo d’oro, ripensando a piloti come Jarno Trulli, Ralf Schumacher, Eddie Irvine e Rubens Barrichello. Nonostante la percezione diffusa possa illudere che l’obiettivo primario sia il profitto, vi è una sottile distinzione.

impossibile riprendersi dopo questa bocciatura
Il suo futuro in Formula 1 appare segnato (foto LaPresse) Sportitalia.it

Jordan ammette che anche ai suoi tempi si necessitasse d’aiuto per sostenere le spese, ma non si trattava di un bisogno impellente. E assicura che Sargeant non avrebbe mai cavalcato sotto il vessillo di un tempo. Un rifiuto categorico, pertanto, per Sargeant, a conclusione d’una stagione infelice.

Lo statunitense ha guadagnato a stento un punto (conquistato grazie a penalità ad Austin), mentre il suo compagno di scuderia, Alex Albon, ha accumulato ben 27: uno squilibrio palese, anche tenendo conto delle dissonanze d’esperienza tra i due alfieri della Formula 1. Il destino di Sargeant è velato d’ombra.

Nel caso in cui la congrega non ne sancisca la permanenza, sembrano in pole position per rimpiazzarlo l’immarcescibile Frederik Vesti (già orbitante sotto il vessillo di Mercedes, il fornitore della Williams) e Liam Lawson, l’artefice d’un’impressione lusinghiera nel suo cameo nel 2023, potendo sfruttare il 2024 per solidificare la sua candidatura a un scranno in Red Bull o AlphaTauri nel 2025.

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