Roma, un obiettivo da raggiungere. Ma quante incognite sul futuro

La Roma si prepara a un finale di stagione in cui c’è ancora un obiettivo da raggiungere. Dopo l’esonero di Josè Mourinho e l’arrivo in panchina di Daniele De Rossi, la formazione giallorossa ha cambiato marcia ed è tornata in corsa per quello che è ormai l’obiettivo dichiarato della famiglia Friedkin: la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Per i capitolini non è facile pensare al futuro e neanche a una sorta di programmazione, perché le nubi sono tante e i fantasmi ancora presenti. De Rossi ha già fatto qualcosa di importante, perché ha rivitalizzato un ambiente che era allo sbando.

Dubbi e incognite

Impossibile, però, restare tranquilli. Sul futuro della Roma ci sono diverse incognite, sia di campo sia societarie. Tiago Pinto non è ancora stato sostituito e questo sarà il primo nodo da sciogliere, perché mai in questa stagione ci sono state diverse conferme di come un direttore sportivo, per una squadra di calcio, sia fondamentale. Una volta scelto il direttore sportivo, bisognerà poi passare alla panchina: De Rossi, fino a ora, sta meritando una conferma che al suo arrivo non era scontata. L’ex capitan futuro, però, ha dimostrato di avere idee e quella freschezza che serviva a questa squadra.

Bisognerà poi passare al campo, perché tra calciatori in prestito e pedine che non stanno rispettando le aspettative, rendendo al minimo delle loro potenzialità, molto potrebbe cambiare. Questi calcoli, però, ora non possono concretizzarsi in nulla di materiale. La prima certezza ci sarà a maggio, quando capiremo quale competizione europea affronterà la Roma nella prossima stagione. E da lì, poi, verrà attuata una programmazione seria e concreta, in base alle entrate e alle uscite. Ora è inutile pensare al futuro, c’è una Champions League da prendersi, a partire dall’ostica trasferta di Lecce.

Impostazioni privacy