Inter, Farris: “Abbiamo tanta voglia di arrivare allo Scudetto”

Al termine di Inter-Empoli, ultima gara della 30^ giornata di Serie A, ai mirofoni di DAZN, al posto di Simone Inzaghi ha parlato coi giornalisti il suo assistente Massimiliano Farris. Inzaghi non ha potuto rispondere alle domande dei cronisti per via della mancanza di voce. Il primo collaboratore del tecnico piacentino ha risposto alle domande dopo la vittoria dei nerazzurri contro i toscani.

Farris entusiasta dell’Inter: “I ragazzi suonano benissimo il nostro spartito

Nicolò Barella è stato tra i migliori, se non il migliore della gara di questa sera. Massimiliano Farris, collaboratore di Inzaghi ha parlato così del centrocampista dell’Inter e non solo: “Barella, non solo oggi, ha fatto una stagione straordinaria. È tornato carico dal bel gol in Nazionale. Le parole per lui valgono per tutti. Avevamo tanti giocatori in giro per il mondo, reduci da viaggi lunghissimi. E, paradossalmente, nel post partita guardando i dati siamo andati meglio nel secondo tempo piuttosto che nel primo”.

La squadra si muove alla perfezione. Merito delle indicazioni tecniche e tattiche dello staff di cui Farris è un componente principale o della forza della rosa dell’Inter? La risposta sta a metà: “Vuol dire qualità dei ragazzi. Noi diamo lo spartito, ma poi sono loro che lo sanno suonare molto bene. Sta funzionando tutto molto bene. Io sto guardando ora le immagini del palo di Bastoni che nasce da una giocata dai e vai… La mobilità dei difensori e la capacità di coprirli quando si sganciano è un lavoro di squadra che stiamo portando avanti molto bene. Poi se segna Dimarco piuttosto che un altro difensore, per noi va benissimo. Sappiamo quando Federico senta la maglia dell’Inter e siamo contenti per lui per il suo gol a San Siro oggi”.

Quarta partita senza gol per Lautaro, ma il Toro è il capitano dell’Inter dentro e fuori dal campo

Si allunga a quattro la striscia di partite senza reti per Lautaro con l’Inter, ma Farris non si preoccupa: ”Consideriamo che lui è l’ultimo arrivato, veniva dalla trasferta più lunga in aereo, quindi era un po’ stanco. È un ragazzo che si mette sempre a disposizione. È il nostro capitano, è un vero capitano nello spogliatoio. Le cose belle sono che tutta la squadra gli fornisce i palloni per fare gol, ci sta che possa avere una partita o due di calo. Ma non si discute”. Il lavoro degli attaccanti è parte integrante della grande forza di quest’Inter: ”È vero che è stato qualche partita senza segnare, ma il suo lavoro e quello di Thuram, come di Arnautovic e di Sanchez, quando sono in campo, ci dà una grande mano in non possesso. Quindi la squadra si dà da fare per farli segnare. Poi oggi sono arrivati gol da un difensore un attaccante, quest’ultimo nato da una bellissima azione congeniata da subentranti”.

Inter da record, ma Farris non ci pensa

I nerazzurri sono arrivati ad eguagliare il record della Juventus di 30 gare da inizio torneo con almeno un gol segnato. Tuttavia, in questo finale, corrono ancora per diversi record tra cui quello di punti, ma anche quello del minor numero di gol subiti e altri ancora. Farris, incalzato sulla possibilità di raggiungerne almeno uno o di vincere lo scudetto nel derby tra Inter e Milan, risponde: ”Né con lo staff, né coi ragazzi abbiamo parlato della gara in cui vincere lo scudetto. Noi abbiamo fatto tantissimi punti e abbiamo un bellissimo vantaggio, tantissimi bei numeri, ma ad oggi non bastano. Abbiamo ancora otto partite e dobbiamo fare ancora bene. Personalmente, lavorando con la difesa spesso, fa piacere non subire gol ma non dipende solo da loro perché quando c’è soffrire si rimboccano le maniche anche gli attaccanti. Abbiamo voglia di vincere lo scudetto, è chiaro che il prima possibile sarebbe meglio ma ci stiamo godendo il momento”.

E poi ancora tanti complimenti ai ragazzi: ”La cosa più bella di questo gruppo è vede l’entusiasmo con cui lavorano durante la settimana in allenamento. Ora prepariamo la gara contro l’Udinese”.

Noi siamo dalla parte di Francesco

Tra le tante domande poste all’assistente di Inzaghi, inevitabile anche quella riguardante la titolarità di Acerbi: ”L’ultima decisione è del mister. Francesco è rientrato dopo giorni di grande tumulto. Abbiamo parlato, anche la società ha speso parole per lui. Abbiamo atteso fino al suo rientro per parlare, ma quando lui ci ha detto che non aveva assolutamente pronunciato nessuna frase razzista, tutti ci siamo schierati dalla sua parte. Personalmente conosco Francesco dalla Lazio, è un bravissimo ragazzo. È tutto tranne che un razzista. È stato un brutto episodio. Ora si è chiuso e spero si possa parlare solo di campo”.

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