Lazio, il timbro prezioso di Zaccagni. Con Tudor hai imparato a volare?

La Lazio ha cambiato marcia con Tudor. I biancocelesti, battendo il Verona, si sono rilanciati e in questa pazza volata finale di stagione, c’è spazio ancora per credere in un piazzamento di livello in orbita Europa. Lo stesso tecnico ha evidenziato ieri sera le prospettive, soffermandosi a Sky su quanto potrebbe accadere: “Belle parole quelle di Pedrito, oggi è entrato bene, mi è piaciuto, a sprazzi sembrava quello di Barcellona. Non sbaglia niente, è uno saggio. Nel calcio conta tutto, condivido che manca poco, siamo sulla strada giusta, sperando che anche le altre non facciano tanti punti quanti noi, poi tireremo le somme. Europa? Lui ha detto quel che è giusto dire, conta poco programmare, bisogna andare partita in partita e preparare al meglio quella contro il Monza”.

Insomma, con Tudor in panchina c’è stata una scossa soprattutto sul piano dell’atteggiamento e della personalità. Anche in Coppa Italia contro la Juve la prova è stata di sostanza fino al triplice fischio. L’assetto ha ritrovato quel dinamismo che a inizio stagione aveva perduto. E allora ora c’è da vivere il finale di stagione con entusiasmo e caliente desiderio.

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