Napoli-Roma 2-2: pari spettacolo al Maradona (che fischia), Abraham salva De Rossi

Al termine di una partita che potrebbe essere usata come spot per vendere meglio il campionato italiano all’estero, dati i ritmi di gioco intensi e le tante occasioni da rete da una parte e dall’altra, ne esce un pari che forse non accontenta nessuno, anche se certamente serve di più ai giallorossi. Allo stadio Maradona, la squadra di Calzona può essere soddisfatta dello spirito e della voglia, ma viste le chances create rimpiange più che altro i 2 punti persi, tanto è vero che alla fine si sentono fischi dagli spalti. Quella di De Rossi riprende una partita che si era messa male, rimanendo però a – 4 dal Bologna, saldamente quarto.

Primo tempo: Napoli in crescendo, Roma alle corde.

La prima frazione vede un Napoli che con il passare dei minuti cresce in termini di pressione e pericolosità dopo un inizio di sostanziale equilibrio. La prima palla buona infatti capita a Pellegrini, che mette alto di testa, ma gli Azzurri salgono di ritmo e se non vanno in vantaggio è solo per colpa propria e delle grandi risposte di Svilar. In dieci minuti il portiere dice di no a Di Lorenzo ed Osimhen che prova a sfruttare la prima indecisione di un ottimo Ndicka. L’occasione ghiotta capita ad Anguissa al 36′: il centrocampista spreca a lato lanciato di testa lanciato in campo aperto da Osimhen davanti all’estremo difensore.

La Roma è schiacciata, in due minuti Kvaratskhelia si mette in proprio e sfiora il vantaggio per due volte da fuori area. Al 41′ Juan Jesus mette alto a pochi passi dalla porta sguarnita dopo il tiro deviato sempre del georgiano, chiude la prima arrembante frazione Di Lorenzo di testa, che manda di poco a lato. Alla fine la squadra di Calzona calcia 14 volte, con quella di De Rossi che per la prima volta non trova mai lo specchio nei tentativi fatti nel primo tempo (3).

Secondo tempo, esplode la partita, Abraham risponde a Osi.

Nella seconda frazione i giallorossi entrano con un altro piglio e vanno subito vicini al bersaglio con El Shaarawy, che sfiora il palo. L’inserimento di Lobotka al 56′ trova ancora l’ottima copertura dei pali di Svilar. Al 57′ si sblocca il match. Calcio di rigore per la Roma: Azmoun viene atterrato nettamente da Juan Jesus, Dybala insacca dal dischetto.

Il Napoli non ci sta e reagisce, trovando il pari al 63′: recupero palla di Cajuste, Olivera non ci pensa due volte e calcia trovando una deviazione decisiva di Kristensen che mette fuori gioco Svilar. Il tappo al match è stato tolto, la partita ora è “esplosa”. Osimhen di testa sfiora subito il sorpasso, Meret si deve superare su Pellegrini al 66′.  Politano prima e Ngonge poi (appena entrato) calciano di poco fuori, mentre due minuti dopo Kvara tenta senza successo la volée sull’apertura di Osimhen. E’ travolgente l’accelerazione del nigeriano a bruciare Mancini dopo appena 60 secondi: neanche a dirlo Svilar compie l’ennesimo miracolo.

Ora ci sono tanti spazi dove la velocità di Di Lorenzo ed Osi fa male. All’82’ altro episodio chiave, il Var richiama Sozza che non aveva valutato da calcio di rigore l’abbattimento di Kvara in area da parte di Renato Sanches. Richiamato al monitor, il direttore di gara assegna il penalty, che Osimhen realizza spiazzando il portiere. Dybala è l’ultimo ad arrendersi e guadagna un angolo con un tentativo deviato da fuori: sul corner stacca Ndicka, palla che arriva ad Abraham che insacca di testa. Inizialmente il gol viene annullato, ma interviene ancora il Var a decretare il pari. Al 92′ di una partita infinita, sull’ennesima respinta di Svilar, si avventa Osimhen, Mancini in scivolata salva tutto. Pari spettacolo, un ottimo Napoli spende tutto, ma non coglie la vittoria, la Roma non si fa abbattere e strappa un pari. Il Maradona fischia: la sua squadra non vince nemmeno quando gioca così bene.

Impostazioni privacy