Frosinone in Serie B, un harakiri che fa male

La serata di ieri con il ko del Frosinone contro l’Udinese e il contemporaneo successo dell’Empoli in casa con la Roma, ha regalato l’esito più improbabile: il Frosinone di Eusebio Di Francesco è retrocesso in Serie B. Un harakiri totale e completo quello dei ciociari cominciato praticamente a metà campionato e terminato con una sfida persa immeritatamente. I giallazzurri laziali hanno pagato l’inesperienza della rosa e la scarsa qualità degli uomini a disposizione nel reparto difensivo. Un epilogo che ha dell’incredibile vista anche le posizioni di partenza: Frosinone 35, Udinese, 34, Empoli 33.

Un finale amarissimo

Il triplice fischio della sfida decisa dal gol di Davis ha decretato un finale che nessuno avrebbe potuto preventivare. Alla 14^ giornata, il Frosinone aveva 18 punti, ne aveva ben 8 di vantaggio sulla zona retrocessione. Nei restanti 24 turni, i frusinati hanno totalizzato appena 17 punti crollando sotto il peso della pressione. Troppa poca esperienza per gestire certi momenti importanti della stagione. Anche la sfida di oggi ha dimostrato questa contesto tecnico e tattico: il Frosinone è finito in Serie B a causa della difficoltà di andare oltre gli episodi negativi. Oggi con i miracoli di Okoye, la traversa di Soulé e le diverse occasioni non sfruttate sono stati segnali che la squadra non è riuscita a ribaltare.

La beffa di Davis e il successivo gol di Niang hanno di fatto chiuso i giochi e costretto il Frosinone alla terza retrocessione in Serie B della sua storia. Inizia a diventare una condanna quella dei ciociari che non sono mai riusciti a salvarsi nella massima serie. La squadra di Di Francesco ha fatto segnare il record di punti della squadra frusinate, ma non è bastato. E anche per l’ex tecnico della Roma continua il momento negativo della carriera.

Troppi gol subiti

Alla fine, a fare la differenza è stata l’inadeguatezza della difesa del Frosinone. Il reparto arretrato della formazione giallazzurra ha dimostrato ampiamente di non essere all’altezza. L’attacco aveva buone qualità, ma non è riuscito ad equilibrare le carenze della difesa. Con 69 gol subiti, di fatto, la squadra di Di Francesco è la terza peggior difesa del torneo dietro Sassuolo e Salernitana, proprio le altre due retrocesse. Insomma, tutto coincide. E, come ha detto il presidente Stirpe, il Frosinone dovrà fare tesoro degli errori per tornare in Serie A e questa volta, finalmente, restarci.

 

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