
Tim Wellens ha firmato una splendida vittoria nella 15ª tappa del Tour de France 2025, una frazione di 169 chilometri da Muret a Carcassonne. Il corridore belga della UAE Team Emirates, 34 anni e attuale campione nazionale del Belgio, ha colto così il suo 41° successo in carriera, aggiungendo un’altra perla al suo palmarès dopo aver già vinto tappe al Giro d’Italia e alla Vuelta.
La tappa, come da pronostico, è stata segnata da una fuga da lontano. Wellens si è inserito nell’azione decisiva e, chilometro dopo chilometro, ha staccato uno a uno i suoi compagni di avventura, arrivando in solitaria al traguardo. Per il Belgio è la quinta vittoria di tappa in questo Tour, stesso bottino anche per la UAE-XRG, la squadra dominatrice della corsa finora.
Alle spalle di Wellens, a 1’29”, è arrivato un altro belga, Victor Campenaerts (Visma-Lease a Bike). Terzo posto per il francese Julian Alaphilippe (Tudor), seguito da Wout Van Aert e Axel Laurance.
Classifica generale immutata
Nessun cambiamento rilevante nella classifica generale: il gruppo maglia gialla è arrivato con oltre sei minuti di ritardo. Tadej Pogacar conserva saldamente il simbolo del primato e ora è a sole sei tappe dal possibile quarto trionfo al Tour, dopo le vittorie del 2020, 2021 e 2024. Il campione del mondo sloveno ha un vantaggio di 4’13” su Jonas Vingegaard, il danese della Visma-Lease a Bike, suo storico rivale. Terzo è il tedesco Florian Lipowitz (Red Bull) a 7’53”, seguito dal britannico Oscar Onley e dal francese Kevin Vauquelin.
Nella corsa alla maglia verde, l’olandese Mathieu Van der Poel ha guadagnato 20 punti nello sprint intermedio, avvicinandosi al leader della classifica a punti, l’azzurro Jonathan Milan.
Giorno di riposo prima del mitico Ventoux
Lunedì è in programma il secondo e ultimo giorno di riposo del Tour, che si concluderà domenica 27 luglio a Parigi. Martedì si riparte con una delle tappe più attese e temute: la 16ª frazione da Montpellier al leggendario Mont Ventoux (171,5 km).
Dopo una lunga fase pianeggiante, il gruppo affronterà il “Gigante di Provenza”, famoso per il paesaggio lunare della sua cima spazzata dal Mistral, il vento che può raggiungere i 300 km/h. La salita, affrontata dal versante di Bédoin, misura 15,7 km con una pendenza media dell’8,8%. I tratti più duri sono il terzo e l’ultimo chilometro, con rampe fino al 12%. Il Ventoux è una scalata mitica nella storia del Tour: dalla cronoscalata di Charly Gaul nel 1958, alla tragica morte di Tom Simpson nel 1967, passando per il dramma e la gloria di Merckx, Pantani, Armstrong, Froome (con la celebre corsa a piedi del 2016) e tanti altri. Martedì, la leggenda continua.






