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Italia, le parole di Pio Esposito e Fabbian dopo la prima chiamata in azzurro

Italia, le parole di Pio Esposito e Fabbian dopo la prima chiamata in azzurro

In vista delle sfide valide per la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo, in conferenza stampa sono intervenuti Francesco Pio Esposito dell’Inter e Giovanni Fabbian del Bologna, freschi di prima convocazione in azzurro.

LE PAROLE DI PIO ESPOSITO

“Sicuramente sta succedendo tutto molto velocemente. Sono molto contento di essere qui per la prima convocazione, una emozione grandissima. Dell’esordio con l’Inter… Serve grande equilibrio: questo è un momento molto positivo, ma nel calcio può cambiare tutto velocemente e serve grande equilibrio. Thuram e Lautaro? Imparare sempre qualcosa da loro perché sono tra gli attaccanti più forti del momento. Per me è una opportunità. A Lautaro la fame, la cattiveria. Fa tutto sempre al 100%, anche in allenamento. A Marcus la semplicità nel fare le cose, nel saltare l’uomo”.

A Ravanelli ricordi Mandzukic: “Ho letto le sue parole e sono orgoglioso che si riveda un po’ in me per lo spirito di combattente come Mandzukic che ha nominato lui. Sono quel tipo di attaccante che prova a usare il fisico per fare male agli avversari”.

Debutto? “Il mister ha ragione, finché non si prova non si può sapere se si è pronti ma siamo qui per fare del nostro meglio. Durante tutta l’estate sono stato chiacchierato per il mercato ma non ci sono mai stati dubbi sulla permanenza all’Inter. Non ho mai avuto voglia di andare altrove, l’Inter è un sogno che si realizza e il mister mi voleva tenere. Non ho mai avuto dubbi. Convocazione? Credo che Gattuso mi abbia chiamato per le mie caratteristiche fisiche. Un giocatore che mi è sempre piaciuto è certamente Scamacca, un attaccante per me ideale, completo, ed è il tipo di giocatore che mi è sempre piaciuto. Il mister ci ha dimostrato tutta la sua carica e voglia di far bene e qualificarci”.

LE DICHIARAZIONI DI FABBIAN

“La cosa fondamentale è l’umiltà, un aspetto che mi piace sempre evidenziare. In campo si migliora, si impara, ma la cosa più importante è l’umiltà e la voglia di migliorare. Giocare per la Nazionale è sempre motivo d’orgoglio. Io ho avuto anche la possibilità di giocare con le giovanili, ma è sempre un onore indossare l’azzurro”.

Percorso universitario. “Sì, sto facendo un percorso di economia con una università on-line. Credo sia un percorso affine ai miei pensieri, l’ho fatto principalmente per trovare qualcosa extra-calcio perché la carriera da calciatore non è lunghissima e dopo devi pensare ad altro. L’ho fatto principalmente per questo. L’importante per un calciatore è mettersi a disposizione, lo lo faccio sia al Bologna che qui in Nazionale…”

Convocazione? “In modo tranquillo e sereno, è sempre motivo d’orgoglio far parte di questo gruppo e di questa storia. Voglio godermi questa esperienza nel migliore dei modi. Debutto? Ce la metterò tutta, siamo giovani e a completa disposizione dello staff e del mister. Cerco di mettere a disposizione tutto ciò che ho, poi ciò che verrà verrà…”.

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