Home » Altri sport » Italvolley maschile, è ancora finale. Schiantata 3-0 la Polonia di Leon

Italvolley maschile, è ancora finale. Schiantata 3-0 la Polonia di Leon

Italvolley maschile, è ancora finale. Schiantata 3-0 la Polonia di Leon

L’Italia del volley scrive un’altra pagina di sport indimenticabile. Gli azzurri hanno superato la Polonia nella semifinale mondiale con una prestazione che va oltre la tecnica e la tattica, perché dentro a quei tre set vinti c’è stato coraggio, resilienza, lucidità, fantasia e soprattutto una straordinaria unità di squadra.

Delusione Polonia

Di fronte a un avversario carico di aspettative, convinto di avere già la finale in mano, i ragazzi di Ferdinando De Giorgi hanno ribaltato il pronostico con una prova collettiva che ha lasciato increduli i padroni di casa. La Polonia, priva all’ultimo istante del suo capitano Kurek, ha provato a reagire con il talento di Leon e i muri di Huber, ma non è bastato. Ogni volta che i polacchi sembravano poter prendere il controllo, l’Italia rispondeva con difese infinite, recuperi insperati e contrattacchi chirurgici.

Romanò e Michieletto protagonisti

Tra i protagonisti assoluti spicca Yuri Romanò, devastante in attacco e capace di trasformare palloni impossibili in punti pesanti. Al suo fianco Alessandro Michieletto ha illuminato la scena con giocate di talento puro, servizi incisivi e colpi d’autore che hanno spaccato la partita. Simone Giannelli, regista e guida in campo, ha orchestrato con calma e precisione ogni azione, dando ritmo e sicurezza al gruppo.

Le sorprese Bottolo e Sani

Fondamentale anche l’apporto di chi è subentrato: Bottolo con la sua determinazione, Porro con l’energia fresca nei momenti più delicati e soprattutto Francesco Sani, la sorpresa della serata. Con due soli turni al servizio ha cambiato volto al secondo e al terzo set, mettendo in crisi la ricezione polacca e regalando agli azzurri un vantaggio psicologico enorme.

Il 3-0 finale non racconta fino in fondo le sofferenze, le battaglie punto a punto, i momenti di paura e i successivi ribaltamenti. Ma consegna alla storia una nazionale che non smette di stupire e che ora guarda alla finale contro la Bulgaria di Blengini con la consapevolezza di poter compiere l’impresa più grande.

Change privacy settings
×