Sono ore di vero tsunami per la Nba: l’FBI ha condotto un’operazione mirata a sgominare un giro di scommesse clandestine, arrestando Terry Rozier, Chauncey Billups e Damon Jones.
Un giro clandestino di partite truccate scuote la Nba. Sono stati arrestate tre pedine davvero importanti: la guardia degli Heat Terry Rozier, il tecnico dei Portland Trail Blazers Chauncey Billups e l’ex giocatore Damon Jones. Quest’ultimo è legato al campione LeBron James da una lunga amicizia. Il nome di The King compare nelle intercettazioni e carte dell’inchiesta a sua totale insaputa. Jones lo avrebbe tradito passando informazioni riservate sulla star dei Lakers.
In una conferenza stampa andata in scena a New York, il direttore del FBI, Kash Patel, ha commentato così l’operazione: “Un’operazione storica, partita anni fa e che ha coinvolto enti diversi in 11 stati con attualmente più di 30 persone arrestate”. Intrecci davvero incredibili tra personaggi dello sport, criminalità organizzata e famiglie mafiose”.

La conferenza stampa dell’FBI
Kash Patel, direttore della FBI, ha proseguito così nella conferenza per parlare dello scandalo che ha travolto l’NBA: “Nel filone sulle scommesse illegali spunta naturalmente il nome di Terry Rozier, segnalato dai bookmaker per diverse scommesse sospette nella partita contro i Pelicans del 23 marzo 2023, quando indossava la maglia degli Hornets, un match nel quale il giocatore adesso con gli Heat era rimasto in campo solo 10’ minuti prima di uscire a causa di quello che sosteneva essere un problema a un piede”.
“Uno di più sfacciati atti di corruzione da quando le scommesse sportive sono diventate legali”, ha invece commentato il procuratore federale per il Distretto di New York Joseph Nocella Jr: “La Nba, che ha già allontanato Rozier e Billups dai rispettivi team, ha cooperato con noi”.
Scandalo scommesse: accuse pesantissime
Secondo l’accusa, che alla prova dei fatti risulta essere davvero pesantissima, membri di clan mafiosi gestivano in modo diretto le partite partite con la loro espressa autorizzazione. Famiglie come quelle di Gambino, Bonanno e Genovese – stando all’accusa – avrebbero fornito supporto e protezione per i giochi, riscuotendo anche i debiti di gioco dovuti dai giochi in cambio di una parte dei proventi del gioco d’azzardo illegale.
Non si è fatta attendere la replica Adam Silver, commissario della NBA, che ha chiesto controlli più rigorosi sul gioco d’azzardo nello sport, per esempio “ritirare alcune delle scommesse legate esclusivamente alle prestazioni di un solo atleta”. E ancora: “Prendiamo queste accuse con la massima serietà e l’integrità del nostro gioco rimane la nostra massima priorità”, si chiude così la nota della NBA.
Le indagini proseguiranno per capire il punto massimo toccato da questa situazione che ha scosso inevitabilmente l’NBA. Non si escludono nuovi colpi di scena.






