Editoriale Calcio

Conte ha sbagliato tutto, Spalletti capirà che è dura. L’Inter di Chivu vola con Gasperson: serve il Diavolo per fermarli!

Antonio Conte continua a far discutere, da vincente ad accompagnatori di “morti”. Tutto questo mentre Inter e Roma volano e la Juventus si ritrova con l’antica sindrome ma anche la speranza che Luciano Spalletti abbia le giuste medicine.

La Serie A 2025 regala sorprese e colpi di scena a ogni giornata. Se lo scorso anno Antonio Conte era stato il grande protagonista del campionato con il suo trionfo straordinario al Napoli, oggi la situazione è completamente diversa. Il suo Napoli è una delle più grandi delusioni di questo inizio di stagione: cinque sconfitte già incassate e una difesa che subisce troppi gol, qualcosa di impensabile per una squadra allenata da Conte.

Conte: l’errore che gli sta costando caro

Il tecnico salentino, noto per il suo carattere forte e diretto, questa volta sembra aver sbagliato tutto. Il suo scontro con Beppe Marotta ha innescato una vera e propria tempesta mediatica che lo ha messo in difficoltà. Conte non è uno che resta in silenzio, ma le sue parole, seppur sincere, stanno avendo un prezzo alto.
Il Napoli appare in crisi d’identità, e la società non ha preso una posizione chiara, lasciando il tecnico isolato proprio nel momento più delicato.

Massimo Pavan giornalista Sportitalia

 

Spalletti e la Juventus nel limbo

Anche la Juventus di Luciano Spalletti non vive un momento semplice. I bianconeri restano lontani dal quarto posto e continuano a perdere punti preziosi. Il pareggio nel derby con il Torino è solo l’ultimo esempio: tante occasioni create ma ancora nessuna svolta decisiva.
Spalletti dovrà spingersi oltre i propri limiti per riportare la squadra ai livelli che i tifosi si aspettano, ma la campagna acquisti estiva non ha aiutato. Gli innesti hanno deluso e la Juve continua a galleggiare tra ambizioni e realtà.

Buona prestazione della Juventus: cosa significa davvero?

Quando si parla di buona prestazione della Juventus, molti tifosi e osservatori storcono il naso. Ma cosa vuol dire davvero offrire una prestazione convincente? Non basta far girare bene il pallone o creare qualche occasione da gol: una vera buona prestazione della Juventus è fluida, lineare e concreta, caratterizzata da numerose occasioni da gol e da un gioco di squadra ben orchestrato.

Nell’ultima partita, la Juventus ha sì creato alcune occasioni, ma il gioco bianconero non è apparso fluido. I passaggi sbagliati sono stati troppi e, sebbene l’intensità non sia mancata, non è bastata a compensare la carenza di ritmo e precisione. In sintesi, la prestazione della Juventus è stata sufficiente, ma lontana da ciò che si può definire davvero “buona”.

Juventus di oggi vs Juventus del passato

Chi parla di buona prestazione della Juventus forse non ricorda le squadre del passato, capaci di esprimere un gioco spettacolare, concreto e vincente. Oggi la Juventus sembra limitarsi alla sufficienza: una base che a volte può bastare per portare a casa il risultato, ma raramente è abbastanza per vincere partite davvero impegnative.

Gasperini e l’Inter: due realtà che volano

In vetta alla classifica di Serie A 2025 ci sono due squadre che stanno facendo parlare di sé: l’Inter e la sorprendente Roma di Gasperini.
Gasperini, ancora una volta, sta compiendo un mezzo miracolo: con una rosa tutt’altro che stellare, la sua Roma è riuscita a imporsi grazie a gioco, intensità e identità tattica. Un lavoro che conferma, se mai ce ne fosse bisogno, il valore assoluto del tecnico piemontese.

Sorprende meno, invece, la forza dell’Inter, che anche dopo il cambio in panchina estivo continua a dominare. I nerazzurri non mostrano cedimenti e, complici anche alcuni episodi favorevoli, restano i favoriti per lo scudetto 2025. Se il Napoli continuerà con alti e bassi, sarà difficile per chiunque tenere il passo della squadra milanese.

Solo il Milan può fermare l’Inter?

L’unica squadra che sembra avere le carte in regola per contrastare l’Inter è il Milan. Dopo la sosta, i rossoneri dovranno dimostrare la propria forza: capaci di esaltarsi contro le big, ma spesso in difficoltà contro le squadre di medio-bassa classifica.
Se riuscirà a trovare continuità, il Milan potrebbe davvero diventare l’antagonista numero uno per lo scudetto 2025, lo sapremo dopo la sosta, in un derby mai come ora di altissima classifica.

Massimo Pavan

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